Il futuro dei Dem. Lo scenario toscano. Giani: "No al Cpr". Convergenze parallele Pd

Incontro tra il governatore e il neo segretario Fossi ("E’ un aggiornamento positivo")

Eugenio Giani

Eugenio Giani

Firenze, 2 marzo 2023 - E se le convergenze parallele fossero tornate di stringente attualità a poche ore dal risultato che ha dato la vittoria all’accoppiata dem Schlein-Fossi? Ieri il governatore toscano Eugenio Giani ha iniziato a smussare gli angoli tra lui e il neo segretario Pd toscano.

Il dialogo tra i due è stato "molto cordiale". In linea col rapporto "di stima e collaborazione che esiste da tempo" ha sottolineato il presidente della Regione. Che ha rivendicato subito una certa sintonia sul no al Cpr (centro di permanenza per i rimpatri) in Toscana.

Questione rispetto alla quale Giani ha cercato di fare chiarezza rispetto a un segnale iniziale di disponibilità manifestato ai cittadini e a diversi sindaci toscani: "Avevo espresso un sentimento che era di confronto, non di accettazione ...- precisa - devo dire che, anche nella chiacchierata che ho avuto, mi sento piuttosto concorde con Fossi".

Fossi era stato subito chiaro in campagna elettorale per le primarie così come ha ribadito dopo il voto di domenica: "No fermo al Cpr, una realtà inumana lontana anni luce dal sentimento di accoglienza che caratterizza la Toscana".

Giani ambasciatore di pace dem è "fiducioso in un percorso unitario passate un po’ le prime ore, frutto inevitabile di una competizione" perché il Pd "con queste primarie è ritornato protagonista della scena politica italiana". Secondo il governatore, che da subito si era schierato con la mozione Bonaccini, "l’unità è l’unica delle soluzioni con cui mandare avanti il partito".

«Sono convinto che già dalla riunione del 12 marzo dell’assemblea nazionale" le due anime delle primarie "si incontreranno e genereranno una capacità del Pd di tornare a rappresentare un’ampia base, che poi gli darà forza nel ruolo di perno dell’opposizione di centrosinistra nel Paese". E ribadisce: "Il Pd si è rappresentato in due figure autorevolissime ottenendo una il 52-53% delle preferenze e l’altra il 47-48%, quindi inevitabilmente l’unità è l’unica delle soluzioni". Anche sull’autonomia differenziata (riforma Calderoli) Giani aveva fatto sapere, anche prima del 26 febbraio, che può attuarsi per alcune materie da parte delle Regioni "ma senza che queste privino altre Regioni di risorse nel rapporto nord-sud".

Dà forza alle convergenze parallele il neosegretario toscano Emiliano Fossi: "L’aggiornamento delle posizioni del presidente Giani va nella giusta direzione – commenta – In più occasioni ho avuto modo di dire che bisognava contrastare con forza il ddl Calderoli, che divide l’Italia, e la proposta di un Cpr in Toscana, luogo in cui i diritti basilari delle persone vengono calpestati". "Il segnale è dunque positivo – sintetizza Fossi– C’è finalmente un partito che favorisce il confronto e che aiuta le amministrazioni ad orientare le scelte strategiche per il futuro. Siamo solo all’inizio, ma questa è la strada da seguire".