A sette giorni di distanza dall’impresa della Fabo Herons contro la Pielle, questo pomeriggio alle 18 il PalaMacchia di via Allende ospita un nuovo incrocio sull’asse Montecatini Terme-Livorno. Stavolta si sfidano le altre due anime cestistiche delle rispettive città: la Gema Montecatini di coach Massimo Angelucci, di scena nella tana della Libertas Livorno, proverà a bissare il clamoroso successo della gara d’andata e a scrivere così un’altra pagina di storia della pallacanestro termale. Molto più facile a dirsi che a farsi, perché quella allenata da coach Marco Andreazza rimane, al netto di qualche passaggio a vuoto, la squadra sulla carta più forte del Girone A di Serie B: "La Libertas Livorno è una formazione che non ha bisogno di presentazioni – analizza il tecnico della Gema – Ha un roster che rispecchia le ambizioni della società, ovvero quelle di fare un campionato di vertice e possibilmente salire di categoria. In ogni posizione del campo può vantare giocatori in grado di cambiare la partita, a livello di talento individuale è forse la squadra più attrezzata del girone e ha nel suo capitano, Tommaso Fantoni, l’uomo più rappresentativo: all’andata fu costretto a dare forfait per infortunio, stavolta con ogni probabilità sarà della partita e questa già è una bella differenza rispetto all’ultimo precedente al PalaTerme". Il 22 ottobre scorso il "man of the match" portava i colori rossoblù e rispondeva al nome di Lorenzo Neri, che dopo aver alzato bandiera bianca a Piombino per un risentimento muscolare è tornato ad allenarsi in gruppo e promette di essere della partita, mentre su Luca Digno, uscito per una "scavigliata" nel terzo quarto del match contro la Solbat, le riserve saranno sciolte soltanto all’ultimo: "Neri sta meglio e anche Digno è in ripresa, lo staff medico ha lavorato alla grande fin da subito con lui e una piccola speranza di averlo a disposizione francamente la conservo – rivela Angelucci – Sarà importante avere il più ampio ventaglio possibile di rotazioni perché vogliamo impostare una partita di corsa e ad alta intensità, cercando di attaccare la loro difesa in transizione: trattandosi di una squadra dalla grande stazza, soprattutto nei lunghi, potrebbe essere più vulnerabile in quel tipo di situazioni. Dovremo cercare di portare la partita sui binari a noi più congeniali, perché attaccare la Libertas a difesa schierata può rivelarsi complicato, vista la fisicità che mettono a protezione della loro area". Per farlo però occorrerà una difesa ben più presente rispetto a quella vista a Piombino: "L’aggiunta in corsa nuovi giocatori ci ha sicuramente rinforzato, ma dal punto di vista degli equilibri difensivi dobbiamo riassestarci", commenta il coach empolese.
Filippo Palazzoni