
Uno scontro sotto canestro fra Ferraro e Paesano Gli Herons devono migliorare la difesa sul perimetro
È tutto ancora in equilibrio, anche se il coltello dalla parte del manico ora ce l’hanno gli altri. L’1-1 nella serie playoff con la Paffoni Omegna non è il viatico migliore per affrontare due partite in trasferta nel giro di quarantotto ore, in casa Fabo c’è però la convinzione di aver girato l’inerzia della serie con la riscossa di gara-2. Lo sperano anche i circa 100 tifosi che dalla città delle Terme saliranno fino al PalaCipir di Gravellona Toce, teatro di gara-3 con palla a due stasera alle 20.30.
I capitoli iniziali del confronto con i piemontesi sono stati caratterizzati da punteggi altissimi, non da playoff: due sfide consecutive decise agli 80-90 punti sono merce rara in una postseason, ancor più se di mezzo ci sono gli "aironi" e coach Federico Barsotti, che fa della difesa intensa e aggressiva una conditio sine qua non della sua pallacanestro. Requisito venuto a mancare totalmente in gara-1, mentre in gara-2 la prestazione della Fabo è stata nettamente più confortante da questo punto di vista. Nonostante ciò Omegna ha ugualmente trovato il modo di mettere insieme 88 punti ed è un dato questo che certifica ancor di più la pericolosità e il valore della squadra allenata da coach Eliantonio, chirurgica nel punire ogni singolo errore commesso dagli avversari.
I margini di crescita maggiori sul piano difensivo li ha comunque sempre Montecatini, ma oltre a raggiungere una compattezza ancora maggiore Natali e compagni dovranno cercare di limitare al minimo le sbavature anche sull’altro lato del campo: "Fra gara-1 e gara-2 abbiamo migliorato molte cose ma loro sono stati comunque bravissimi a segnare ancora 90 punti – ammette coach Barsotti –. Per ora hanno vinto gli attacchi, cosa un po’ insolita in partite come queste: la mia sensazione che chi troverà prima una quadratura difensiva avrà maggiori possibilità di vincere gara-3 e forse anche la serie".
f. pal.
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