
Alberto Benites (Lnp/Fulgor Omgna)
Paffoni
83
Fabo
63
PAFFONI OMEGNA: Corgnati 3, Mazzantini 3, Misters 8, Ferraro 10, Balanzoni 10; Stepanovic 22, Maruca 15, Paolin 10, Bellarosa 2, Kuznetsov, Forte, Caramelli. All. Eliantonio.
FABO MONTECATINI: Trapani 3, Chiera 5, Natali 4, Arrigoni 4, Sgobba 17, Paesano 10, Dell’Uomo 7, Kupstas 7, Benites 4, Giannozzi 2, Aminti. All. Barsotti.
Arbitri: Di Franco e Tommasi.
Parziali: 15-13, 44-31, 71-48.
Una Fabo irriconoscibile naufraga al PalaCipir di Gravellona Toce, consegnandosi quasi senza colpo ferire ad una Fulgor Omegna capace di mettere a referto 56 punti nei due quarti centrali della gara e portarsi sul 2-1 nella serie. Gli almanacchi dicono che la Paffoni vince gara-3 83-63, in realtà gli Herons gettano la spugna ben prima e precisamente sul canestro del 71-46 di Mazzantini al tramonto della terza frazione, che di fatto chiude ogni discorso. Domenica i piemontesi avranno il match point nuovamente davanti al proprio pubblico, la Fabo invece dovrà prima di tutto ritrovare sé stessa se vuole avere una minima chance di trascinare la contesa alla bella.
La cronaca. Inizio contratto da ambo le parti. Stepanovic è un altro giocatore rispetto a quello visto al PalaTagliate: l’ingresso dalla panchina dell’ex Crema dà la spinta propulsiva all’attacco di Omegna, che dopo il canestro della parità di Kupstas (15-15) timbra un 13-2 di parziale portandosi fino alle pendici del vantaggio in doppia cifra (25-17). Inizia a graffiare anche Maruca, la Paffoni rompe gli argini mentre Montecatini non graffia più: i padroni di casa mettono a referto 26 punti in 6 minuti e mezzo. Misters non segna, ma gioca per i compagni, smistando l’assist per il canestro del +15 di Stepanovic. La Fabo rosicchia qualcosina prima del riposo lungo, a metà gara però il piatto piange comunque per i termali (44-31).
E il peggio deve ancora arrivare: nella prima metà del terzo periodo piovono triple sulla testa di Natali e compagni e al 25’ Montecatini precipita sul -24 (60-36). È Sgobba l’ultimo ad arrendersi fra le fila rossoblù; le sue giocate tuttavia non intaccano minimamente l’autostima degli uomini di Eliantonio che continuano a tirare con un irreale 66 percento dalla lunga distanza e chiudono la pratica già nel terzo quarto. Il quarto periodo è buono solo per le statistiche, coach Barsotti si ritrova a dover gestire anche qualche episodio di nervosismo. Non il miglior viatico verso la partita che vale una stagione.
Filippo Palazzoni
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