
D’Alessandro ingabbiato in un raddoppio difensivo di Galmarini e Mazzucchelli durante gara-2 vinta da Mestre
Sbarca in laguna la La T Tecnica Gema per gara-3 e gara-4 della serie contro la Gemini Mestre. E lo fa accompagnata da più incognite di quelle che, a questo punto della stagione, sperava di portarsi dietro. Stasera il terzo capitolo del confronto con la formazione di coach Ferrari, in programma al mitico Taliercio di Mestre alle 20.30, come ogni gara dispari indirizzerà inevitabilmente da una parte o dall’altra questo quarto di finale.
La speranza di entrambe le compagini, alla vigilia di un weekend che si preannuncia infuocato, è che non lo faccia in maniera decisiva ma l’impressione è che ad uscire meglio dalla doppia sfida del PalaCarrara siano stati i lagunari: dopo essere stata tenuta a 59 punti e sovrastata a rimbalzo nella prima partita la Gemini ha sfoderato una prestazione offensiva in gara-2 che si può tranquillamente definire da record, perché 96 punti in stagione la truppa di Del Re non li aveva mai subiti. Eppure i margini di miglioramento più corposi La T Gema non li ha in difesa, bensì in attacco: quel 9/51 da tre punti messo insieme da Toscano e soci nei primi 80 minuti della serie grida ancora vendetta: "Fin qui abbiamo tirato male da fuori, spesso tirando soli e a volte anche con sfortuna, ed è chiaro che una migliore percentuale da 3 ci aiuterebbe molto a livello di partita e per aprire l’area – ammette il tecnico livornese - Sono diversi gli aspetti sui quale lavorare in una serie che resta molto aperta, ci serve fiducia e ovviamente la determinazione fin da subito. Fin qua abbiamo giocato due partite diverse, così come Mestre, e penso che possiamo offrire ancora il nostro miglior basket per vincere in trasferta".
Qualsiasi aggiustamento di natura tecnica o tattica non può tuttavia prescindere dal recupero dell’atteggiamento battagliero mostrato in gara-1: "Sarà fondamentale il modo in cui approcceremo i primissimi minuti di gara-3" profetizza Del Re. Basterà l’approccio giusto per riprendersi quantomeno il fattore campo?
Filippo Palazzoni
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