
L'abbraccio tra Palladino e Italiano (foto Germogli)
Firenze, 19 maggio 2025 – La Fiorentina arriva all'ultimo atto del campionato ancora in corsa per il sesto posto, che riporterebbe i viola in Conference League. Per tornare in Europa servirà la vittoria contro l'Udinese e la contemporanea sconfitta della Lazio contro il Lecce, in piena corsa salvezza. Possibile che l'intera giornata di Serie A venga giocata giovedì sera. Contro il Bologna la squadra viola fa di necessità virtù e con un solo attaccante (Kean) riesce comunque ad andare in rete tre volte, con Parisi, Richardson e lo stesso centravanti azzurro. Inutili i gol ospiti di Dallinga e Orsolini. Questa l'analisi di Raffaele Palladino a fine partita. “Era una vittoria che serviva soprattutto per il morale: è una vittoria del gruppo, di uno spogliatoio che non molla mai e che continua a sudare la maglia. È stata una settimana difficile, con tanta emergenza e un nuovo sistema di gioco. Non era facile affrontare un Bologna che ha da poco vinto la Coppa Italia. Ripeto, la squadra lo meritava”.
Come ha vissuto la contestazione della Curva? Ci sono stati striscioni contro di lei e contro il direttore sportivo Pradè…
“Io ero così preso dalla partita che non ho sentito ma mi è stato riferito tutto a fine gara. Devo accettarlo. Capisco l’amarezza e la delusione del tifo. Bisogna solo andare forte e dare il meglio per la nostra società e i nostri tifosi. I ragazzi hanno sudato dal 1’ all’ultimo secondo. Noi fino a due settimane fa eravamo in lotta per la Champions ma le tante assenze che abbiamo avuto ci hanno creato delle difficoltà: non è un alibi, è un dato di fatto. Noi siamo ancora in lotta per qualcosa, pur non essendo padroni del nostro destino”.
Questa contestazione può portarla a qualche ripensamento per il suo futuro sulla panchina della Fiorentina?
“Io devo pensare solo a Udine ora. Alla quotidianità del lavoro. Io da quando sono arrivato ho dato il cuore. Ho vissuto un anno per la Fiorentina, non ho vissuto la mia vita. Poi se vengo apprezzato bene, se non vengo apprezzato va bene lo stesso”.
Parisi l’ha stupita? E' stato un fattore in zona offensiva. “Lui può fare tanti ruoli, sia ala alta che mezzala interna. Lo ringrazio tanto perché, al pari di Dodo, ha dovuto sacrificarsi. Oggi ci siamo ritrovati a dover giocare senza attaccanti”.
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