Firenze, 13 luglio 2025 - Giornata importante in casa Fiorentina. E' iniziata poco dopo mezzogiorno l'avventura in viola di Stefano Pioli, arrivato con la propria auto ed entrato dall'ingresso secondario - quello riservato alla prima squadra - nel Viola Park. Il tecnico emiliano è stato preceduto dal suo vice, Andrea Tarozzi, arrivato anche lui in mattinata. Pioli ha avuto il tempo di salutare i dirigenti viola, poi è uscito dal padiglione per offrirsi ai fotografi e ai giornalisti presenti.

Sorridente, carico, comincia così la sua terza avventura alla guida della Fiorentina. Nel pomeriggio sono attesi i convocati per il ritiro che ufficialmente scatterà nella giornata di domani. Domani sera (ore 21) anche il primo abbraccio con i tifosi nell'ambito del saluto alle squadre viola organizzato dalla Fiorentina.

"C'è emozione per essere nuovamente a Firenze, alla Fiorentina. Per me è qualcosa di particolare. Tornare a lavorare qui – ha spiegato Pioli ai media ufficiali del club – è una grande emozione e lo faccio con immenso piacere, anche con un grande senso di responsabilità perché siamo un grande club dove c'è una città intera che ci sostiene. Ho trovato una struttura, il Viola Park, incredibile. E questo è un plus che avremo per fare al meglio il nostro lavoro per far si che la prossima stagione sia la migliore possibile. In questo momento è facile parlare ai nostri tifosi e allo stesso tempo impegnativo. Quello che possiamo promettere, quello che posso promettere, quello che noi possiamo promettere come club è quello che cercheremo di lavorare ogni giorno con la massima serietà, grande passione, grande entusiasmo, per regalarci e regalare ai nostri tifosi le migliori soddisfazioni possibili. È chiaro che quando inizi una nuova stagione le motivazioni sono al massimo e anche le ambizioni sono alte ed è giusto che sia così. Vogliamo costruire una Fiorentina che sia competitiva. Che possa giocare un calcio non so se divertente ma che deve piacere a noi, ai giocatori, ai nostri tifosi per tenere alti i nostri colori".
Alessandro Latini