LORENZO VERO
Pisa

Gilardino si presenta: "Il mio Pisa garibaldino"

La conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Pisa assieme all'ad Giovanni Corrado e al ds Davide Vaira

Pisa, 12 luglio 2025 – L’era Alberto Gilardino ha ufficialmente inizio. Presso lo scenario delle Officine Garibaldi, l’allenatore nerazzurro si è presentato alla stampa. Accompagnato dall’amministratore delegato Giovanni Corrado e dal direttore sportivo Davide Vaira. Proprio l’amministratore delegato, presentatosi in stampelle, ha introdotto la conferenza stampa, con gioia e orgoglio: “Per il sottoscritto è il nono anno. Per noi la Serie A è sempre stato un obiettivo. Qualche anno fa vi avevo parlato di quando, e non di se. Il quando è arrivato. Per noi è sempre stato meno un sogno, perché ci abbiamo lavorato tanto, dedicando risorse ed energie. Questa è la più bella e importante conferenza di inizio anno da quando sono a Pisa, un allenatore che ha fatto la categoria sia da giocatore che da allenatore, conquistandola e mantenendola. Siamo una neopromossa, non una qualunque, manchiamo da trentaquattro anni. Avere un allenatore che si è salvato e che non vedeva l’ora di essere scelto da noi, rappresenta un motivo di grande orgoglio. Non sarà facile. Noi abbiamo processi di selezione lunghi perché vogliamo ridurre l’errore”.

(C)enricomattiadelpunta

A seguire, è intervenuto il direttore sportivo Davide Vaira: “Mi accodo a ciò che ha detto Giovanni. Sono, siamo veramente contenti di essere qua e di presentare mister Gilardino, perché sin dai primi colloqui avuti con lui abbiamo recepito una grandissima voglia di allenare il Pisa. La base di questa stagione deve essere l’entusiasmo di tutti, società, squadra, tifosi. Credo che Alberto non possa che migliorare ed essere un propulsore per questo entusiasmo. Dai primi momenti ci ha espresso una grande carica. Nonostante sia stato un grande campione, a differenza di altri lui ha scelto di iniziare dal basso, dalla Serie C, arrivando in A vincendo. So il suo valore. Noi dobbiamo dare tutto per mantenere la categoria, sarà dura ma sono convinto che ce la faremo. Deve essere alla base di tutto. L’entusiasmo, la voglia di soffrire per cercare di raggiungere l’obiettivo”. Ha preso quindi parola Alberto Gilardino: “Vorrei iniziare con i ringraziamenti. Ringraziare la proprietà, Knaster, la famiglia Corrado, il direttore. Sono arrivato a Pisa con grandissimo entusiasmo, ho trovato subito dalle prime volte che ci siamo incontrati grandissima disponibilità, entusiasmo che ci ha permesso di avere grande comunicazione tra di noi, le stesse idee, gli stessi obiettivi. Sono un allenatore giovane con una grande cultura del lavoro, dell’impegno, del sacrificio”. Hanno inizio quindi le domande, la prima riguarda l’addio di Filippo Inzaghi. Giovanni Corrado ha risposto: “Quando anche io ho letto nella rassegna stampa di situazioni poco chiare, ci siamo chiesti quali fossero i problemi. Negli ultimi otto anni non avevo mai sentito parlare di cose poco chiare relative al Pisa. La cosa che mi sono immaginato è che nell’emozione di una presentazione, Pippo veniva da rapporti con le società complicate, tra esoneri e mancati pagamenti. Magari nell’emozione di una presentazione gli sia rimasto il disco delle precedenti conferenze. Non era il nostro caso. Ma gli vogliamo bene, è stata una frase un po’ infelice per ciò che è stato il percorso e ciò che aveva detto lui pochi giorni prima. Sapevamo che aveva il sogno di vincere un’altra volta la B, ce l’aveva espresso più volte. Noi abbiamo trovato un accordo con il Palermo molto lineare. Credo che Pippo possa essere felice di inseguire la vittoria un campionato di B, era la sua grande ambizione. Le garanzie che diamo sono quelle di un lavoro fatto in maniera molto lineare, faccio fatica a vedere cose poco chiare. Abbiamo letto che gli sono apparso, le abbiamo apprese con il sorriso”. Prende la parola l’allenatore, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti: “Ho avuto una prima impressione di una squadra con la grande cultura del lavoro, una cosa molto, molto positiva. Assieme a Giovanni e al direttore siamo in armonia su tutto, a livello di ambizioni e obiettivi. Sappiamo che il mercato sarà lungo, ci sarà tanto tempo ma per quanto riguarda il mio ruolo penserò ad allenare chi è a disposizione. È importante portarsi dietro quanto di buono è stato fatto, prenderlo e archiviarlo. Si riparte, è una nuova stagione, per quanto riguarda il percorso del Pisa, l’ambiente, lo conosco. Ci sono molte similitudini nel Dna, mentalità, affetto, di affetto. È un elemento che mi dà orgoglio, mi piace allenare in queste piazze. La piazza dovrà essere una linfa vitale, l’entusiasmo dei nostri tifosi. Il direttore e Giovanni sono stati i primi a incontrarmi. Ciò mi ha convinto. Da subito c’è stato un rapporto schietto. Per una trattativa ci vuole tempo, ma il mio primo pensiero è sempre stato quello di tornare in Serie A. Farò di tutto affinché il Pisa possa mantenere la categoria. Abbiamo bisogno di tutto l’ambiente. Sarà una stagione importante, con momenti di difficoltà, ma anche momenti buoni. Quando ci sarà il libeccio dobbiamo essere bravi a chiudere le finestre. La prima strategia condivisa è quella della valutazione dei giocatori a disposizione. Ci alleniamo da pochi giorni, da mercoledì in avanti, quando saremo a Morgex, potremmo fare il punto della situazione. Non bisogna affrettare i giudizi. Ribadisco la cultura al lavoro di questo gruppo. Il nostro pensiero sarà quello di correre più degli altri. Voglio precisare una cosa riguardo la scorsa stagione: quando sono stato sollevato dall’incarico nella scorsa stagione ci trovavamo sopra la zona retrocessione. Ho sentito Inzaghi diverse settimane fa, perché quando un allenatore pensa di andare dove è stato un ex compagno, è normale. Sul modello tattico ho un’idea chiara in testa. Ma gli aspetti principali sono altri, credo molto nelle caratteristiche dei giocatori, non ho un metodo tattico solo. Mi piace costruire a tre, ma ho giocato anche a quattro nelle scorse stagioni. L’aspetto tattico può modificare, sì, ho delle idee in testa. Il modulo può cambiare, i principi di gioco invece no. Siamo tante squadre ad aver cambiato allenatori, le società in questo momento hanno fatto un tipo di pensiero diverse. Attaccante? Stiamo facendo delle valutazioni importanti sul ruolo. Di questa squadra mi piace la voglia di non prendere gol. In Serie A serve qualità, fisicità, giocatori che creano superiorità numerica, che sappiano difendere e che facciano gol. Tramoni? Ci sto lavorando da poco assieme. La mia idea è quella di un giocatore bravo a lavorare tra le linee, con spunto. Saranno fatte delle valutazioni da parte mia, se un 3-5-2, 3-4-2-1, devo valutare bene per farlo rendere al massimo nella posizione ideale. Matteo può giocare da seconda punta, ma con due interni di metà campo che abbiano gamba, oppure può diventare una mezzala offensiva. Come può essere definito il mio Pisa? Garibaldino!”. Terminata la carrellata di domande a Gilardino, è nuovamente il turno del direttore sportivo Vaira di rispondere: “Cambia la logica di mercato, in B eravamo un top club, oggi invece mancando dalla Serie A da trentaquattro anni, dobbiamo farci conoscere e fare vedere chi siamo. Ciò comporta pazienza e non cambia il modo di lavorare di questo club. Questo è il punto di forza. Abbiamo le nostre strategie, i nostri obiettivi. Questa è una fase dove escono mille nomi. Ci sono tanti attori quando escono una trattativa. Vi assicuro che condividiamo con lo staff tutto. È giusto non voler affrettare alcune trattative, la squadra deve avere la capacità di conoscere la rosa. Gli obiettivi li abbiamo bene in mente, non andiamo a caso. Poi ci sono tappe con scalatori, altre con velocisti, altre in pianura. Le strategie cambiano. L’importante è arrivare al traguardo. Noi ciò che abbiamo promesso l’anno scorso lo abbiamo mantenuto. Dobbiamo avere tranquillità, confidenza e sicurezza. Simeone? Si è espresso il presidente, e come dice Galliani, le parole non si commentano. Tornerà Nicolas, farà il terzo portiere. È un punto di riferimento per lo spogliatoio. Sono arrivati Lusuardi e Vural, per la nostra filosofia erano i primi obiettivi. Noi non facciamo giocatori giovani e meno giovani. La distinzione è tra bravi e funzionali e non. La scelta del giocatore non segue il dato anagrafico. Abbiamo tanti giocatori bravi sotto contratto, non ci spaventa il lavorare tanto. Abbiamo tante situazioni aperte e vicino alla chiusura sotto quel punto di vista. Tutto ciò che facciamo è per mantenere la categoria. Non vogliamo farci un giro. Vignolo è un giocatore che abbiamo seguito con il nostro scouting, potrebbe avere le caratteristiche per fare parte del gioco del Pisa. C’è una trattativa, ora ognuno tira l’acqua al proprio mulino. Facciamo le cose che ritengo corretto con il nostro club. Coppola sicuramente rimarrà con noi. Ha avuto un inconveniente durante un allenamento con il suo personal trainer, mentre Sala ha diversi interessati in Serie B, e farà un passaggio sicuramente in prestito. Birindelli non è un obiettivo. Mai preso in considerazione. Infine, l’amministratore delegato Corrado ha chiuso rispondendo alle ultime domande: “Birindelli è un bravissimo ragazzo, ma facciamo selezione basandoci sulle caratteristiche. Aspettiamo gli allenatori. Anche se noi abbiamo la nostra valutazione, non vogliamo determinare i giocatori da soli. Desideriamo sempre dare all’allenatore la possibilità di valutare. Il mercato è lungo. In un anno di Serie A, vogliamo dare la possibilità di valorizzare i nostri ragazzi. La nostra squadra è forte, veramente forte. Voglio ribadirlo. Detto ciò dobbiamo dare soluzioni. Al momento cerchiamo giocatori in quel ruolo, ma con caratteristiche differenti. Riguardo il centro sportivo, abbiamo tempistiche che vanno dai dodici ai quindici mesi. Mentre per lo stadio è una corsa contro il tempo. Siamo stati bravi ad avere avuto la lungimiranza. Non penso ci saranno problemi per la prima partita, ma devono essere fatti tanti lavori. Una corsa contro il tempo. Abbonamenti? Inizieranno nei prossimi giorni”. Termina così la conferenza stampa di presentazione di Alberto Gilardino.

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