Pistoiese, ecco le spine L’Imolese è in forma

Lanciata e in grande fiducia. Si presenterà così, domani al Melani, l’Imolese di Gaetano Fontana, reduce da due risultati utili consecutivi in campionato (successo contro la Vis Pesaro e pareggio a Pescara), che le hanno garantito di evitare la retrocessione diretta, e rinvigorita dai due punti in più in classifica, decurtati a dicembre e aggiunti nuovamente venerdì scorso, dopo la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport di annullare le sanzioni disciplinari inflitte dagli organi di giustizia federale, accogliendo, di fatto, il ricorso della società rossoblù. Una sentenza che ha cambiato completamente gli scenari degli spareggi playout, ribaltando tutte le carte in tavola: dalla doppia sfida contro la Viterbese, con lo svantaggio nel doppio confronto per un peggior posizionamento in classifica, al duello con la Pistoiese, due gradini sotto rispetto ai laziali, e con il vantaggio dei due risultati su tre a propria disposizione. E a Imola, tutto ciò, non è sembrato vero: in un mese, dalla quasi certa retrocessione tra i dilettanti, dopo il filotto negativo di 6 sconfitte in dieci partite consecutive senza vittorie, a vedere riaperta una stagione che sembrava ormai destinata a finire male, dopo un mercato invernale avaro di sorprese e una squadra sgonfia, con poche motivazioni. Difficile capire quale sia stato il punto di svolta in questo finale di campionato, caratterizzato, tra l’altro, dall’incredibile errore di Rossi a Modena (gol subito dal "collega" Gagno da 80 metri che ha fatto il giro del mondo), fatto sta che di quell’Imolese molle e priva di spirito vista due e mesi e mezzo fa al Melani (3-0 per gli arancioni), oggi, non c’è nemmeno l’ombra. I rossoblù proveranno ad affidarsi anche ai numeri e alla scaramanzia. Nelle precedenti due stagioni l’Imolese si è sempre salvata ai playout, prima con l’Arzignano (nel 2020) e poi con il Fano. Un undici, quello di Fontana, che davanti ha mostrato anche una buona continuità (42 gol segnati, nono attacco del girone), compensando una difesa tutt’altro che ermetica, forata ben 56 volte in stagione.

Giovanni Poggi