
Coach Paolo Piazza
Si scrive Montecatini Terme, si legge Vigevano. Le due franchigie termali ci hanno preso gusto a fare la "spesa" nella cittadina ducale, imbottendo i propri roster di giocatori passati dalla Elachem, fresca di ritorno in B Nazionale dopo due anni passati in A2. Benites prima (sponda Herons) e D’Alessandro poi (a La T Gema) hanno fatto da apripista, a loro si sono aggiunti durante l’estate Filippo Rossi, che di Vigevano è stato capitano, Michele Peroni e Kristofers Strautmanis. In totale sono dunque cinque gli ex vigevanesi più o meno equamente disposti sulle sponde del naviglio montecatinese. "Ben" e "Lollo" hanno imparato in questi anni a farsi apprezzare, intorno agli altri tre c’è invece grande curiosità di scoprire cosa possono dare alla causa delle loro rispettive squadre. E chi meglio di coach Paolo Piazza, loro condottiero nell’anno di grazia 2022-2023 (ed oggi coach di Legnano), può presentarli al pubblico termale?
Coach, Montecatini è diventata una sorta di Vigevano-2. "Ho notato, d’altra parte le due Montecatini sono squadre top della categoria ed è normale che cerchino giocatori del genere. Fa piacere perché quasi tutti i ragazzi che ho allenato a Vigevano sono diventati negli anni pezzi pregiati del mercato, anche quelli che sono migliorati con il duro lavoro".
Un esempio? "Strautmanis nel 2022 arrivò a Vigevano come una scommessa: a Lumezzane l’anno prima era il quarto lungo. Doveva essere il cambio di Broglia poi iniziò e finì come pivot titolare. E’ gran lavoratore, l’esperienza in A2 l’ha fatto crescere ulteriormente e ha una qualità fondamentale: non fa mai lo stesso errore per due volte di seguito".
A La T Gema è arrivato anche Michele Peroni… "Lo spessore tecnico e umano di Peroni è noto a tutti, penso che a La T Gema un giocatore così mancasse, ovvero un difensore così tosto sia nell’uno contro uno che in uscita dai blocchi, con la velocità di piedi per difendere anche sui play".
A proposito di play, agli Herons invece hanno ricreato la coppia Rossi-Benites che tanto bene fece sotto la sua gestione. Come la vede? "Eh la vedo benissimo per loro (ride ndc): l’ultima volta che questi due hanno giocato insieme hanno vinto il campionato. Rossi è un giocatore che magari non ruba l’occhio ma sa far girare la squadra e soprattutto è fortissimo in post-basso, con Benites si completa alla perfezione a livello tecnico. E poi..."
Continui, prego. "Con loro Barsotti ha in pratica altri due assistenti in campo, perché sono due leader nati. Fanno parte della schiera di quei giocatori che aiutano gli allenatori: sempre di esempio, mai una parola fuori posto".
Anche D’Alessandro può fare il salto di qualità come leader carismatico de La T Gema? "Credo che in quella squadra di leader ce ne siano tanti, d’altra parte Andreazza ama lavorare con giocatori di grande carisma ed esperienza. Non a caso sono arrivati oltre a Peroni e Strautmanis anche Fratto e Bargnesi. D’Alessandro è più un secondo violino, ma resta comunque il ’3’ più forte del campionato".
Un campionato che vede le due Montecatini nuovamente inserite nel girone "nord" con la sua Legnano... "In tanti anni di Serie B non avevo mai visto le squadre toscane separate, fatico a comprendere i criteri di questa divisione. Il nostro girone mi sembra veramente di un livello altissimo, con entrambe le retrocesse dalla A2 e una sola neopromossa".
Griglia di partenza, dove colloca aironi e leoni? "Come si dice nel ciclismo? ’Hors catègorie’: fuori categoria. Non mi sorprenderei se arrivassero prima e seconda".
E la sua Legnano? "Abbiamo cambiato più di quanto avremmo voluto, cercando di creare un roster equilibrato pur con un budget tutt’altro che illimitato. L’obiettivo è entrare nei playoff, ma sarà dura..."
Filippo Palazzoni
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