
Alessandro Lulli con la Coppa Italia vinta al PalaDozza
Presidente Alessandro Lulli, si riparte dopo un’estate di grandi cambiamenti in casa La T Tecnica Gema. "Quella passata è stata una stagione a mio avviso positiva, visto che abbiamo vinto un trofeo come la Coppa Italia, e per me formativa. Ho capito infatti che prendere giocatori forti non serve se non costruisci attorno a loro una struttura e uno staff di grande livello. L’arrivo di coach Andreazza e l’ingresso in società di Infante, vanno letti in quest’ottica".
A proposito di strutture, quanto è mancato il supporto logistico del PalaTerme? "Mi è mancato respirare l’atmosfera del nostro palazzetto. A livello logistico è stato indubbiamente faticoso e dispendioso. Pistoia però ci hanno accolto benissimo".
La riapertura del palazzetto termale però ormai è vicina… "Noi aspettiamo con impazienza quel momento. Voglio ringraziare l’amministrazione Baroncini e l’attuale amministrazione guidata da Del Rosso perché grazie al loro operato a novembre ci verrà riconsegnato un impianto modernizzato e nuovamente agibile a piena capienza. Sta a noi e ad Herons ora riempirlo, ma fare ogni domenica cinquemila presenze è praticamente impossibile. Le due società termali hanno una grande responsabilità.
Quale? "Quella di provare in tutti i modi a riunire la città sotto un unico vessillo".
Ci sono stati dei tentativi, non andati però a buon fine. "Non c’erano i tempi tecnici per fare una fusione. Adesso però davanti a noi c’è un anno intero per trovare la quadra. Non abbiamo scuse. Nel frattempo però a mio avviso i partner commerciali e i tifosi dei due club che vogliono questa riunificazione, e mi risulta non siano pochi, dovrebbero preparare il terreno ai colloqui fra le due dirigenze".
In che modo? "Gli sponsor potrebbero ad esempio dividere il loro budget e destinarne una parte ad una società e una parte all’altra e lo stesso tutti i tifosi di entrambe le fazioni dovrebbero andare a vedere quando possibile sia le gare interne della Fabo che quelle de La T Tecnica Gema".
Intanto però la rivalità fra le due montecatinesi c’è e ripartirà subito in Supercoppa. "È una manifestazione a cui teniamo e se pensiamo che su quattro qualificate due sono di Montecatini diamo l’idea di quanto noi ed Herons abbiamo costruito in pochi anni".
Ha riportato a casa una leggenda come Andrea Niccolai. Come ha fatto? "Di Andrea mi hanno colpito la passione che ha per la pallacanestro e la sua grande umiltà. Lui credo che abbia percepito l’entusiasmo mio e di Paolo Moricci e soprattutto abbia toccato con mano il lavoro e gli investimenti fatti negli anni".
Quando parla di investire sul territorio si riferisce anche all’accordo sviluppato con gli Shoemakers per il settore giovanile? "Assolutamente. Siamo convinti che questo partnership rappresenti un’opportunità unica per il futuro della pallacanestro giovanile in Valdinievole".
Che obiettivi si prefigge per questa annata? "Vogliamo la promozione. Sul piano societario poi il mio personale obiettivo sarà quello di cercare di trovare una sintesi con gli Herons. Per questo non posso dire che se a salire dovesse essere la Fabo sarebbe una tragedia: l’importante è che in A2 vada una rappresentante di Montecatini".
Filippo Palazzoni
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