REDAZIONE PISTOIA

Ciclismo. Anche due squadre allievi nel nome di Franco Ballerini

E' la novità nel settore giovanile per la stagione 2022

L'allievo ligure Mark Lorenzo Finn

Casalguidi (Pistoia), 9 febbraio 2022 - Costituire un vivaio giovanile nel ricordo di Franco Ballerini era un pallino del presidente del team pistoiese Franco Miniati e di Andrea Bardelli, tecnico che conosce il ciclismo come pochi altri in tutte le sue sfaccettature. L’occasione si è concretizzata nei mesi scorsi a livello allievi e grazie al coinvolgimento e all’accordo siglato con la società ligure, la Ciclistica Arma di Taggia.

“Devo ringraziare – afferma Bardelli – la nostra società che ha sposato il progetto, il direttore sportivo toscano Sauro Iacchi, ex corridore che vanta ampia esperienza con le squadre giovanili, e Giancarlo Oddone, affermato tecnico nella categoria allievi”. Il quartetto toscano del Team Franco Ballerini è formato da Niccolò Iacchi, Tommaso Poli, Davide Giulietti e Lorenzo Genovese, quattro ragazzi al debutto in categoria, già protagonisti e che avranno la possibilità di crescere con calma e senza pressioni. Sei invece gli allievi della Ciclistica Arma di Taggia-Team Ballerini: Edoardo Parisi, Joann Rolando, Lorenzo Calamai, Mark Lorenzo Finn, Giulio Sarri, Matteo Di Noia. Alcuni di loro sono stati già protagonisti in categoria (Finn splendido vincitore l’anno scorso a Monsummano Terme per distacco e secondo nella Coppa Liberazione in Mugello), il collettivo è di ottimo valore, e può costituire il serbatoio dal quale attingere per le future squadre juniores del Team Ballerini. Le due formazioni allievi debutteranno in Toscana il 27 marzo a Monte San Quirico, in una gara di prestigio come la classica Coppa Cei.

“Speriamo di onorare al meglio – conclude Bardelli – il nome di Franco Ballerini anche in questa categoria. Ai ragazzi in primis, ai direttori sportivi, l’augurio che sia un’annata serena. Stiamo cercando di creare un vivaio, e ricordo bene quello del Borgonuovo Milior di Prato nel quale sono cresciuto. Imitare quel modello sarebbe davvero bello”.

Antonio Mannori