ALBERTO AGLIETTI
Sport

La Sir Perugia vola in finale. Schiacciata Ankara. É un debutto vincente in Champions League

Davanti a cinquemila spettatori la formazione di coach Lorenzetti si impone tre set a zero in semifinale. Ishikawa firma 20 punti, Ben Tara 14. Per la seconda volta nella storia i block-devils conquistano l’ultimo atto.

Davanti a cinquemila spettatori la formazione di coach Lorenzetti si impone tre set a zero in semifinale. Ishikawa firma 20 punti, Ben Tara 14. Per la seconda volta nella storia i block-devils conquistano l’ultimo atto.

Davanti a cinquemila spettatori la formazione di coach Lorenzetti si impone tre set a zero in semifinale. Ishikawa firma 20 punti, Ben Tara 14. Per la seconda volta nella storia i block-devils conquistano l’ultimo atto.

SIR SICOMA MONINI PERUGIA

3

HALKBANK ANKARA

0

(25-23, 25-23, 25-22)

PERUGIA: Ishikawa 20, Ben Tara 14, Plotnytskyi 7, Solé 6, Loser 5, Giannelli 3, Colaci (L1), Herrera 1, Piccinelli. N.E. – Usowicz, Semeniuk, Zoppellari, Usowicz, Cianciotta, Candellaro (L2). All. Angelo Lorenzetti e Massimiliano Giaccardi.

ANKARA: Leal 13, Kooy 12, Sotola 9, Tayaz 6, Matic 4, Ma’a 1, Dòne (L1), Bidak 1. N.E. – Dilmenler, Lagumdzija, Uzunkol, Cicekoglu, Unver, Ivgen (L2).

All. Radostin Stoytchev e Burek Emre Dirier.

Arbitri: David Fernandez Fuentes (SPA) e Marie-Catherine Boulanger (BEL). SICOMA (b.s. 15, v. 5, muri 10, errori 6). HALKBANK (b.s. 15, v. 4, muri 5, errori 4).

Chi ben comicia è a metà dell’opera. Non è stato questo il tema dell’incontro per una Sir Sicoma Monini Perugia che ha stentato un po’ inizialmente. Davanti a cinquemila spettatori, numerosi arrivati in Polonia anche da Perugia, la squadra italiana ha mostrato il suo gioco, uno spettacolo non eccelso quello regalato alla platea di sportivi, ma sufficiente ad ottenere il successo. Missione compiuta per i block-devils che hanno dimostrato di sopperire alle difficoltà.

La rivale di turno Halkbank Ankara aveva stimoli elevati essendo stata l’unica fno ad oggi ad aver vinto contro i block-devils. Gli umbri hanno funzionato in attacco, malgrado l’assenza di Semeniuk, dopo un avvio a rilento Ishikawa ha cambiato velocità, riuscendo a fare breccia sulla retroguardia avversaria. In avvio Lorenzetti schiera i suoi titolari, ad accezione dell’indisponibile Semeniuk. Serve pazienza, la partenza sarà contratta, ma alla distanza verrà fuori una grande prestazione.

Dopo il fischio gli stranieri cercano lo strappo con Sotola (3-7), a rimettere le cose a posto ci pensa Hishikawa (sette punti e 55% offensivo) che mette la freccia (19-17), Leal non demorde e sale in cattedra rovesciando ancora (21-22). Si lotta gomito a gomito ma i perugini mettono a frutto la loro attenzione a muro (cinque a terra) e siglano il vantaggio.

Nel secondo set Giannelli rompe gli indugi con un muro che ridimensiona Leal (7-4). Ishikawa è sempre il più letale (altre sette volte a segno e 75% offensivo) ma anche Herrera entra e dà la scossa dalla battuta (22-18).

Nel finale va in evidenza Kooy che tiene il fiato sul collo ma il raddoppio arriva su errore di Sotola. Terza frazione che parte in salita con qualche errore di troppo (0-4). Ben Tara si fa rispettare e riporta in quota gli umbri (9-9). Plotnytskyi si carica sulle spalle la squadra e propizia una progressione impressionante che lascia i turchi di stucco (20-17). L’inerzia non cambia più e un errore fa partire la festa dei tifosi. Per la seconda volta nella sua storia Perugia è in finale nella champions league.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su