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Vivaismo e competitività. Dal laboratorio pistoiese per la salute delle piante al vaso Revet "riciclato"

Al convegno organizzato ieri dall’Associazione vivaisti italiani tante risposte per il futuro. Il presidente Michelucci traccia la via. Il professor Ferrini: "Il Distretto si impegna per la sostenibilità".

Vivaismo e competitività. Dal laboratorio pistoiese per la salute delle piante al vaso Revet "riciclato"

Ci sono sfide precise per il mondo del vivaismo pistoiese che dovranno proiettare il "green" di casa nostra in una nuova epoca, fatta di sostenibilità economica e ambientale. E per fare questo la strada è stata tracciata nel convegno che si è svolto ieri pomeriggio in sala Maggiore di palazzo comunale organizzato da Avi, Associazione Vivaisti Italiani, con la presenza di istituzioni e numerosi esponenti del settore. Gli obiettivi, come specificato dal presidente del Distretto vivaistico ornamentale, il professor Francesco Ferrini, sono diversi ma i più ambiziosi restano due. Il primo è il lancio del laboratorio fitosanitario di auto-controllo sulla salute delle piante, che andrà a compattare ulteriormente tutto il comparto "superando antiche divisioni che animano", da sempre, il settore e un valido supporto per il lavoro effettuato con grande impegno dagli undici ispettori pistoiesi del Servizio fitosanitario regionale. Il secondo è quello che vedrà, fra i protagonisti, Revet Spa per il recupero e riutilizzo dei vasi e dei rifiuti plastici che provongono dai vivai: la plastica tornerà a nuova vita, addirittura con un suo brand, in un progetto senza precedenti che porterà alla nascita di un vaso nuovo e innovativo.

Ma le prospettive per il futuro non finiscono certo qui e, con l’occasione, grazie alla voce dell’assessore comunale all’ambiente Gabriele Sgueglia, è arrivata anche l’anticipazione di una forte considerazione da parte del Governo nei confronti del distretto vivaistico perché, a breve, ci sarà la visita in città del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida. Un convegno fondamentale per tutto il settore, coordinato e moderato dalla capocronista de La Nazione di Pistoia Montecatini, Elisa Capobianco, mentre a fare gli onori di casa ci ha pensato il presidente di Avi Alessandro Michelucci. Fra i vari interventi ci sono stati quelli dei docenti del dipartimento di scienze e tecnologie agrarie dell’Università di Firenze, il rapporto tra finanza e sostenibilità con Intesa San Paolo, la diagnostica sull’autocontrollo fitosanitario da parte dell’Accademia dei Georgofili e l’esperienza che è già stata fatta in Lombardia portandone l’esempio a tutti.

"È importante porre l’accento sulla dedizione e l’impegno di tutto il comparto per contribuire al miglioramento dell’ambiente – afferma Francesco Ferrini, presidente del Distretto – e pensando a una produzione sostenibile, costante si può andare ben oltre il mero profitto guardando, per esempio, all’impatto sociale del settore. In questa sede, pertanto, è il momento di lanciare progetti per il futuro: il più importante è quello della nascita del laboratorio fitosanitario di auto-controllo perché la salute delle piante è fondamentale per ogni vivaio e, grazie all’aiuto della Fondazione Caript, il Distretto in collaborazione con la Regione potrà pensare di produrre piante sane e robuste. E poi il riuso della plastica dei vasi – aggiunge –, dando nuova vita a materiali che, altrimenti, tutt’oggi finiscono in discarica producendo inquinamento. Non vogliamo interrompere la filiera ma dare una maggiore sostenibilità. Ma c’è anche molto altro, di ugualmente ambizioso: l’utilizzo delle acque reflue del depuratore di San Colombano per arrivare a progetti didattici con gli istituti professionali di riferimento – conclude – andando così a formare la nuova generazione di professionisti".

Un punto focale è proprio quello della filiera del riciclo: una innovazione fondamentale per rendere il settore ancora più competitivo e all’avanguardia a livello mondiale che potrà consentire, da una parte, un abbattimento dei costi e, dall’altra, proseguire nella strada della sostenibilità con minore inquinamento. "Avremo un nuovo vaso grazie a questo progetto – commenta Alessia Scappini, ad di Revet – coinvolgendo tutta la filiera per arrivare ad una vera economia circolare dedicata al vivaismo ridestinando ai fini produttivi le materie prime utilizzate raggiungendo una sostenibilità su lungo raggio. Con questo prodotto si potrà prevedere una riduzione delle emissioni di Co2 oltre il 75% rispetto al prodotto vergine: la linea di produzione, che si basa sugli scarti degli imballaggi in plastica, è partita a luglio con risultati già importanti".

Il plauso sul convegno è arrivato anche dal mondo istituzionale. "Il Distretto vivaistico per la Toscana è importantissimo – ammette l’assessore regionale all’agricoltura, Stefania Saccardi – soprattutto per quanto riesce ad impattare sul Pil e la sfida più grande sarà quella della sostenibilità, sapendo che in questi anni il settore ha già diminuito del 50% l’emissione e utilizzo di sostanze dannose e inquinanti per l’ambiente". Infine, l’annuncio da parte dell’assessore Gabriele Sgueglia per la vetrina nazionale che il comparto merita. "Il Comune già da tempo, oltre a cercare di facilitare il lavoro a livello normativo e infrastrutturale, sta lavorando ad una serie di incontri per promuovere la città ed il Distretto – ha concluso Sgueglia – e per questo prossimamente avremo in città il ministro Lollobrigida pronto a conoscere da vicino la nostra realtà, soddisfacendo una richiesta arrivata direttamente dal mondo vivaistico".

Saverio Melegari