REDAZIONE PISTOIA

Vigili del fuoco in lutto per Gilberto Valieri

L’ex pompiere è scomparso nel sonno: oggi l’ultimo saluto "Aveva realizzato il sogno di vedere il figlio nel corpo"

Se n’è andato nel sonno, in pace, pochi giorni dopo una gioia tanto attesa: il figlio nei Vigili del Fuoco, come lui e come il padre. E oggi alle 14 nella chiesa della Vergine, tutti i pompieri di Pistoia saluteranno Gilberto Valieri, che ha vissuto 27 anni della sua vita completamente paralizzato, ma ha avuto, intorno a sé, sempre, tanto amore e tanta solidarietà. Gilberto era nato il 29 settembre del 1964 e viveva da sempre a Spazzavento, con la moglie Laura e il figlio Matteo. Nell’ottobre del 1995 cadde da un’olivo, durante la raccolta. Una caduta che ebbe conseguenze irreparabili e da quel giorno la sua vita fu immobilizzata sulla sedia a rotelle. Ma da subito si mise in moto una incessante macchina di solidarietà, soprattutto dai colleghi, che non si è mai fermata, per 27 anni. Non solo lo accompagnavano dove c’era bisogno ma, con il tempo, inanellando tanti piccoli lavori, avevano reso la sua casa completamente priva di barriere, e ricca di congegni elettronici tra telecamere e pulsantiere, per alleviare le sue difficoltà, visto che poteva muovere, appena, soltanto le mani. Mai, Gilberto Valieri, ha perso il suo spirito. Addirittura, con la sua carrozzina, aveva collaudato il percorso all’interno di Casa Sicura, capolavoro tecnologico dei Vigili del Fuoco di Corso Gramsci. Ma aveva un grande desiderio, che il figlio Matteo, che oggi ha 27 anni ed era piccolissimo quando il babbo ebbe l’incidente, diventasse un pompiere, come lui e come il nonno Orazio Valieri, scomparso venti anni fa. Un sogno realizzato da poco: "Era contento – ci ha detto ieri Matteo che sta facendo il corso tra Firenze e Roma – non vedeva l’ora". Gilberto riposerà nel cimitero di Spazzavento.

Lucia Agati