PIERA SALVI
Cronaca

I misteri del mostro quarant’anni dopo

Lo scrittore Antonio Fusco e lo studioso Roberto Taddeo inaugurano l’Estate Aglianese nella rassegna "Culturalia" al Carabattole Love Park

Antonio Fusco, scrittore e criminologo (Foto di Luca Castellani)

Antonio Fusco, scrittore e criminologo (Foto di Luca Castellani)

Domani, venerdì 30 maggio prende il via l’"Estate aglianese" con eventi gratuiti, all’aperto, fino al 7 settembre. I primi appuntamenti sono nelle frazioni e al parco di Carabattole. Tra le novità al "Carabattole love park" c’è la rassegna "Culturalia-Raccontare storie per creare mondi" con incontri ogni mercoledì sera alle 21, dal 4 giugno al 30 luglio, nei quali scrittori, giornalisti, artisti, si alterneranno tra libri, musica e racconti. Il programma è stato curato dal sindaco di Agliana Luca Benesperi con Carlo Coda dell’associazione Il Moderno. Il primo appuntamento sul palco di "Culturalia" (il 4 giugno alle 21) è anche il primo evento pubblico dell’associazione "Storie trame e narrazione", che presenta "I misteri del mostro di Firenze a 40 anni dall’ultimo delitto", con Antonio Fusco, presidente dell’associazione e apprezzato scrittore, criminologo ed ex dirigente della Polizia di Stato. Con Fusco ci sarà Roberto Taddeo, avvocato, studioso della lunga vicenda del mostro di Firenze sulla quale ha scritto "Il labirinto del mostro di Firenze", opera in tre volumi. Ad Antonio Fusco abbiamo chiesto qualche anticipazione. "Intanto comunico – fa sapere – che i lettori non saranno Sandra Tedeschi e Marco Zingaro, come annunciato in locandina. C’è stato un cambio e le letture saranno a cura dell’attore amatoriale Marco Romani. La serata sarà dedicata alla ricostruzione della vicenda. Il dubbio è insito nella storia e presenteremo i diversi punti di vista". Perché il primo evento dell’associazione si svolge ad Agliana e perché affrontare i misteri del mostro di Firenze? "Siamo stati invitati dal sindaco. Una proposta che ha incontrato il mio favore perché sono quarant’anni dall’ultimo delitto, che avvenne nel 1985. E’ un argomento sempre attuale, in particolare in questo periodo, con la revisione del processo a Mario Vanni, richiesta dai familiari. L’udienza è rinviata al 13 giugno e penso che sarà un argomento caldo nei prossimi mesi". Sono diversi i delitti avvolti nel mistero anche dopo tanti anni, con revisione dei processi e riapertura di indagini. Cosa ne pensa? "In generale non le vedo bene. Riaprire significa presumere di avere sbagliato in precedenza. Il sistema giuridico italiano prevede riapertura di indagini e revisione dei processi che è un’ulteriore garanzia a fronte di un imputato che potrebbe essere innocente. "Ma l’accanimento nel protrarre la partita all’infinito, può fare danni che possono anche ricadere su innocenti e questo può produrre effetti devastanti". Lei ha mai scritto qualcosa sul mostro di Firenze, oppure ha avuto occasione di parlarne in pubblico? "No, io scrivo i miei romanzi. Ho parlato del mostro di Firenze la prima volta a Napoli, recentemente, in occasione della presentazione del mio libro "La scomparsa di Elisa Ohlsen" che parla anche di ordini esoterici e mi venne chiesto della vicenda del mostro di Firenze, che si è spostata anche verso logge massoniche o sette esoteriche. Il sindaco di Agliana mi ha contattato in seguito a questo mio intervento".

Piera Salvi