
(Foto Meoni)
Paesaggi candidamente imbiancati, cieli strisciati di verde, esperienze irripetibili su slitte condotte dagli husky: passare in rassegna le loro cartoline dalla Svezia in questo tempo ingessato assomiglia a riassaporare quella libertà che tanto ci manca. Viaggiare in un tempo così particolare si può, come racconta Serena Bargiacchi di Whext – il suo blog di viaggio made in Pistoia – che in appoggio a Emanuele Bartolini cofounder del tour operator SiVola a febbraio ha condotto nella Lapponia svedese un gruppo di 54 persone in tre diverse settimane. E a maggio si riparte, destinazione Canarie. Bussola che orienta l’organizzazione è la Farnesina che in costante aggiornamento snocciola indicazioni. Consiglio per non perdere la testa è in primis sottoscrivere una buona assicurazione e poi affidarsi a chi del viaggiare fa un lavoro per evitare di annodarsi tra continue cancellazioni di voli. Capitolo tamponi: "Per entrare in Svezia ce ne veniva richiesto uno molecolare o antigenico non oltre le 48 ore prima di toccare suolo svedese, per la Spagna uno non oltre le 72 ore. Stesso discorso per la partenza, è necessario trovare una clinica privata nel Paese ospitante e prescrivere un tampone che proponga referto anche in lingua inglese. Al rientro in Italia ti aspettano fogli su fogli da firmare, più una sorta di autodenuncia da effettuare all’Asl. I controlli in Italia? Nei tre viaggi nessuno, ma sappiamo l’importanza del tracciamento e non intendiamo sottrarci". Logico che l’idea di viaggio si modifichi in base al tempo presente, ma se si è responsabili non c’è ragione di aver paura.
linda meoni