REDAZIONE PISTOIA

"Vado a Tokyo senza paura, sarà speciale"

Il medico Cantilena è alla terza partecipazione. "Non potrò vivere il villaggio principale, ma sono onorato di rappresentare Pistoia"

La terza Olimpiade. Per il dottor Edoardo Cantilena, personalità del nostro sport, quelli che prenderanno avvio venerdì, 23 luglio, saranno appunto i terzi Giochi olimpici della carriera. Nato casualmente a Roma il 15 maggio del ’65, ma pistoiese, specialista in medicina dello sport a Firenze e un master in posturologia a La Sapienza di Roma, a Tokyo 2020 rivestirà un doppio ruolo: il classico, coordinatore del settore strada e pista della Federazione ciclistica, e uno nuovo, addetto ai protocolli-Covid delle squadre nazionali. Per l’amatissimo ciclismo (un tempo tifoso di Merckx e Moser, nonché "praticante della domenica"), seguirà in particolare la pista, la mountain bike e il bmx. Sposato con Alessandra, con cui condivide tra l’altro la passione per i viaggi, due figli, responsabile sanitario di Pistoiese e Pistoia Basket, direttore sanitario del Centro Vignali, è un appassionato lettore di fantasy e simpatizzante dell’Inter. Con la Nazionale azzurra di ciclismo, della quale è entrato a far parte nel 2005, ha alle spalle 11 Mondiali su strada, 7 su pista, svariati Europei. Due medaglie olimpiche: a Pechino 2008 l’argento (poi revocato) a Rebellin e il bronzo di Tatiana Guderzo.

Dottore, il sogno a cinque cerchi si corona per la terza volta.

"Proprio così ed è una soddisfazione personale, familiare, ma anche per Pistoia, che mi onoro di rappresentare in giro per il mondo. È un piacere raccontare bene la propria città".

Dopo due grandi Giochi, l’Olimpiade più singolare della storia, caratterizzata dall’emergenza sanitaria. Timori per l’aumento dei contagi in Giappone?

"Stavolta non avrò la possibilità di vivere la cerimonia di apertura e il villaggio olimpico principale, dove alla mensa potevi mangiare accanto ad atleti del calibro di Ronaldinho, Kobe Bryant e LeBron James. Ma l’Olimpiade è l’Olimpiade: qualcosa di speciale. Quanto alla pandemia, nessun timore, soltanto massima attenzione e rispetto dei protocolli di sicurezza. Siamo ormai abituati ai protocolli così come a stare in bolla".

Dal ciclismo ci si attende molto.

"È uno sport universale, affascinante come pochi. Per quanto concerne la pista, vantiamo due campioni quali Ganna e Viviani e tra le donne c’è grande qualità".

Viaggio lunghissimo, nipponici che, nella maggior parte, desidererebbero non far disputare i Giochi. E dire che il Giappone puntava su Tokyo 2020 per un’esplosione del turismo…

"Vero. Da questo punto di vista è un peccato che il particolare periodo storico che stiamo vivendo abbia danneggiato una Olimpiade altrimenti strepitosa. Ma credo che i giapponesi si ricrederanno, non appena gli atleti daranno vita alle loro migliori prestazioni. L’Olimpiade è il sogno di tutti gli sportivi: coronarlo è un’emozione unica".

Gianluca Barni