Un polo per il cinema. Pistoia guarda avanti. Ma resta il problema di una sede adeguata

La realizzazione sarà affidata all’Atp una volta divenuta Fondazione. Sfumata l’ipotesi di utilizzare come location il "Padiglione ex Fiera". In ballo ci sono 325mila per far partire i lavori come a Prato e Pisa.

Un polo per il cinema. Pistoia guarda avanti. Ma resta il problema di una sede adeguata

Un polo per il cinema. Pistoia guarda avanti. Ma resta il problema di una sede adeguata

PISTOIA

Sono passati quasi tre anni dalla firma del protocollo d’intesa tra Regione, Comune, Associazione Teatrale Pistoiese e Fondazione Caript per lo sviluppo, anche in città, delle "Manifatture Digitali Cinema Pistoia" ma, in questo arco di tempo, poco o niente – purtroppo – è stato fatto per pensare di avere anche nella nostra città un polo dedicato al cinema che possa arricchire l’offerta culturale come del resto succede per chi, questo percorso, lo ha attivato nel concreto e si parla delle manifatture cinematografiche di Pisa e Prato.

In una recente delibera di Giunta regionale, che recepisce gli indirizzi intrapresi anche a livello comunale, si è deciso di ridare nuova linfa al progetto, mettendo di fatto gran parte del futuro risultato e successo nelle mani dell’Atp che, tra l’altro, si dovrà trasformare in una Fondazione secondo il recente cambio di statuto. Il rinnovo del progetto, come del resto il precedente, sarà triennale e si spingerà fino al 2026 con l’auspicio che, finalmente, si possa iniziare a vedere qualcosa di concreto.

Analizzando nel dettaglio il nuovo protocollo, vengono messi nero su bianco gli aspetti che non hanno funzionato in questo primo ciclo: tenendo presente le dinamiche modificate dagli anni della pandemia, il problema di fondo riguarda "l’intervenuta impossibilità, a seguito degli accertamenti tecnici prodotti sull’edificio, da parte della Fondazione, di concedere, "in perfetto stato e agibile all’accesso e per l’intera durata dell’intervento stesso", alla Fondazione Sistema Toscana, in qualità di soggetto attuatore dell’intervento, l’edificio denominato "Padiglione ex Fiera" fermando così l’avvio dell’intervento.

Un immobile che, quindi, non potrà essere sfruttato nemmeno nel futuro e che complica tutti i piani ma non li blocca. Nel protocollo d’intesa, infatti, si fa espressamente riferimento al lavoro che deve portare avanti l’Atp in termini di ricostituzione del proprio laboratorio scenografico attraverso modalità che, però, dovranno essere definite in seguito con Fondazione Sistema Toscana: una strada che dovrà portare all’individuazione di una nuova sede dove ospitare queste opere e, di conseguenza, farlo diventare anche il giusto polo dal punto di vista cinematografico per far accrescere tutta la filiera.

Da qui si arriva alla ripartizione dei contributi per poter arrivare, stavolta si spera davvero ed entro il 2026, alla nascita delle "Manifatture Digitali Cinema Pistoia": 30mila euro all’anno che il Comune darà per il primo triennio all’Atp; 75mila euro ogni dodici mesi da parte della Fondazione Caript.

Cifre che saranno, a loro volta, determinanti per le spese per la messa a disposizione dei locali (sempre 30mila euro) e per l’onere da conferire a Fondazione Sistema Toscana che è soggetto attuatore della start-up per gli altri 75mila euro. In ballo, quindi, ci sono 325mila euro per far partire finalmente questo progetto.