
Un pianeta da salvare E i cipressi toscani si armano di ciambella "Senza alberi è la fine"
di Davide Costa
Un’installazione particolare, che nasce con l’obiettivo di far riflettere sul mondo di oggi. Si chiama ’Save the Planet’ l’installazione artistica posizionata dall’azienda Vannucci Piante all’altezza dell’ingresso del casello di Pistoia dell’A11. "Se le piante dovessero scomparire dalla Terra – si spiega dall’azienda – la vita dell’uomo durerebbe poche settimane. In pochissimo tempo tutte le forme animali di vita scomparirebbero: potrebbe essere sufficiente questo per darci la misura dell’importanza del ‘salvataggio’ delle piante sul nostro pianeta. Sappiamo che il regno vegetale rappresenta oltre il 99,5% della biomassa del pianeta e nonostante la buona volontà dell’uomo nel deforestare il più possibile, le piante sono ancora, fortunatamente, le indiscusse regine del mondo".
L’installazione rappresenta un richiamo esplicito al salvataggio, al mutuo soccorso, al sostenersi con il prossimo. Dieci maxi ciambelle, che altrettanti cipressi toscani indossano come veri e propri esseri viventi. "Chi salva una vita – aggiunge il responsabile marketing della Vannucci Piante, Andrea Massaini – salva il mondo intero. Per questo motivo non dovremo mai rassegnarci alla tendenza che ci porta a pensare di star bene da soli. Bensì dovremo sforzarci di trasformare questa deleteria teoria in un atto generoso quanto necessario, vale a dire quello di salvare a prescindere". Un’idea, quella dell’installazione, nata diversi mesi fa che ha visto la realizzazione di un prototipo nella sede dell’azienda a Piuvica e un successivo studio per capire come l’opera potesse "amalgamarsi" rispetto al luogo di destinazione. "L’opera – prosegue Massaini – rappresenta una sentinella accesa su un tema fondamentale come quello del salvataggio. Resterà allestita finché sentiremo il bisogno che il suo messaggio rimanga sotto gli occhi di tutti. I concetti che stanno alla base di questa opera sono la necessità di salvare l’ambiente e le persone e il fatto che il primo salvataggio è quello di cambiare le nostre abitudini".
L’installazione si trova in un’area che è percorsa ogni anno da circa sessanta milioni di autoveicoli all’anno ed è stata pensata perché possa essere visibile da chi transita in macchina per almeno quattro secondi. "Vogliamo suscitare riflessioni nella testa e nel cuore di chi percorre l’A11 – le parole di Massaini – e presto provvederemo anche a realizzare un’illuminazione ad hoc, così da rendere visibile il tutto anche di notte. Voglio ringraziare Vannino Vannucci, che si è dimostrato fin da subito sensibile a attento. E’ stato lui a volere che i dieci cipressi di dodici metri l’uno non rimanessero in vaso, ma fossero piantati. Adimostrazione della volontà di rendere il tutto stabile, non precario". L’opera sarà inaugurata lunedì prossimo a mezzogiorno alla presenza, oltre che del patron Vannino Vannucci e dell’autore dell’installazione Andrea Massaini, di Antonio Sessa di Legambiente e Marcello Suppressa (Caritas).