Un esposto anonimo in Procura. Così è iniziata l’indagine sui conti: "La vendita? Con piano di rientro"

L’incartamento, contenente materiale dettagliato, è arrivato lo scorso gennaio negli uffici dei pm. Il procuratore capo Coletta: "Da lì partiti gli accertamenti". Mesi di verifiche, poi perquisizione e accuse.

Un esposto anonimo in Procura. Così è iniziata l’indagine sui conti: "La vendita? Con   piano di rientro"

Un esposto anonimo in Procura. Così è iniziata l’indagine sui conti: "La vendita? Con piano di rientro"

Un esposto dettagliato, contenente dati precisi, probabilmente conti della società, passaggi delicati di cui poteva essere in possesso solo chi era dentro alla società Us Pistoiese 1921 o comunque molto vicino alla dirigenza. Di fatto è stato un esposto anonimo, arrivato agli uffici della Procura di Pistoia, nello scorso gennaio, a dare un impulso concreto all’indagine pistoiese, diretta dai sostituti procuratori Linda Gambassi e Luisa Serranti, e condotta dagli uomini della Guardia di Finanza di Pistoia.

Come ha chiarito il procuratore capo, Tommaso Coletta, la Procura aveva posto attenzione al caso della società di calcio Pistoiese da alcuni mesi, a seguito di rumors e articoli di giornale che ipotizzavano una gestione quanto meno azzardata e non del tutto limpida. Ma sarebbe stato poi il dettagliato incartamento, arrivato sulle scrivanie della Procura nei primi giorni di gennaio, a stimolare i successivi e più approfonditi accertamenti. In due mesi, è stato raccolto un vasto materiale: documentazione che confermerebbe la grave situazione debitoria della società, con un capitale prossimo da azzerarsi.

In particolare, si tratterebbe di fatture emesse per spese non bene documentate e per sponsorizzazioni, di cui, anche in questo caso, mancherebbero prove tangibili del servizio erogato. L’indagine penale che ipotizza i reati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni (articoli 329 del decreto legislativo 14/2019, e articolo 8 del decreto legislativo 74 del 2000) sarebbe appena all’inizio e dunque è probabile che ci siano altre persone indagate, oltre al garante del trust Orange Maurizio De Simone, oltre a Omar Vecchione, ex amministratore della società di servizi Omav; a Antonio Gammieri, commercialista della Us Pistoiese 1921, e oltre a Matilda Jace, amministratrice unica dell’Us Pistoiese e figura legatissima a De Simone.

Nel frattempo, la Procura di Pistoia ha seguito i passaggi della indagine avviata dalla Procura Europea su una maxi frode milionaria per l’appropriazione di fondi Ue e Pnrr, condotta dagli uomini della Guardia di Finanza di Venezia, così da far coincidere, all’alba di giovedì scorso, l’esecuzione delle misure cautelari disposte dal gip di Roma Mara Mattioli, con la perquisizione svolta dagli uomini della Finanza di Pistoia nella stessa sede della società Us Pistoiese 1921.

Durante il blitz delle Fiamme Gialle pistoiesi, è stata sequestrata ulteriore documentazione. Intanto, la Procura ha depositato presso il Tribunale il ricorso per la richiesta di liquidazione giudiziale della Us Pistoiese 1921. A questo punto, c’è da chiedersi se e a chi sia possibile la vendita della società. In ogni caso, il compratore dovrebbe presentare quantomeno un piano di rientro, sapendo che tutte le operazioni sarebbero sotto la lente dell’autorità giudiziaria.

Martina Vacca