
Tutta una vita per lo sport Il lungo addio a Esposito Fu il pioniere del basket
Non ha mai amato il grande palcoscenico e le luci della ribalta, ma per quanto ha fatto nel mondo dello sport, figure come la sua, se non ci fossero, renderebbero tutto più difficile e complicato. Ecco perché quando ieri mattina si è diffusa la notizia della scomparsa, a 73 anni e dopo una breve malattia, di Salvatore Esposito, il cordoglio è stato unanime. Insegnante per tantissimi anni di scuola superiore (fisica e chimica) a Pescia, il suo nome per Pistoia vuol dire il ruolo di segretario ai tempi dell’Olimpia al fianco di Roberto Maltinti e di tanti altri dirigenti che hanno fatto la storia della pallacanestro a queste latitudini e, successivamente, un incarico durato per svariati mandati di delegato provinciale della Fip (Federazione Italiana Pallacanestro), fino al ritorno a fare il segretario col Panathlon Club. "Con Salvatore Esposito – lo ricorda Luca Magni, avvocato e voce storica del basket nostrano –, se n’è andato un altro pezzo della storia della pallacanestro pistoiese, lui che faceva parte di quella piccola società che, con pochi soldi e tanta inventiva, riuscì a portare il nome di Pistoia fino alla serie A. Era il segretario, una sorta di factotum pronto a rispondere a ogni domanda, a coprire ogni buco. Giocatore in gioventù, poi dirigente dell’Olimpia per tanti anni. Una passione per il basket che ha mantenuto, ricoprendo per molti anni la carica di delegato provinciale della Fip".
Esposito lascia l’amata sorella e nella giornata di ieri è stato esposto alle cappelle del commiato dell’ospedale San Jacopo. Per volere della famiglia, soltanto dopo la sua cremazione verrà celebrata una messa di suffragio in suo ricordo.
"Salvatore apparteneva a quel ’nucleo’ di pionieri che dalla fine degli anni Settanta ha iniziato a gettare le basi per far emergere la pallacanestro in città – ricorda il Pistoia Basket 2000 che ha diffuso una nota ufficiale – assieme a un gruppo di dirigenti, e amici, che hanno portato poi alla conquista della Serie A con la magica notte di Arese aprendo l’epopea Olimpia. E in quel periodo Esposito era il segretario della società: quando c’era da risolvere un problema, od organizzare una trasferta, bastava chiedere a lui e la soluzione saltava fuori. Successivamente ha svolto per molti anni il ruolo di delegato provinciale della Fip, rimanendo in contatto con la nostra società".
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