"Turismo delle radici". Stranieri e non solo in vacanza a Pistoia per riscoprire le origini

Un flusso particolare che si rinnova ogni anno con numeri sempre più alti. Specie in questi giorni. A confermarlo l’osservatorio di Confcommercio. "Attendiamo in primis molti sudamericani, ma pure svizzeri e tedeschi".

"Turismo delle radici". Stranieri e non solo in vacanza a Pistoia per riscoprire le origini

"Turismo delle radici". Stranieri e non solo in vacanza a Pistoia per riscoprire le origini

Vengono a Pistoia per la prima volta, in cerca di indizi sulle proprie origini. Oppure ci tornano, per passare una festività insieme a familiari che non vedono da tempo. Sono i visitatori – prevalentemente stranieri, ma non solo – che danno vita al fenomeno del "turismo delle radici", che si rinnova e si incrementa ogni anno. A confermarlo sono le strutture alberghiere, secondo quanto riporta l’Osservatorio sul turismo di Confcommercio Pistoia e Prato. "Già dalle scorse settimane – commenta Sara Pasquetti, di Palazzo 42 – abbiamo iniziato a ricevere flussi di sudamericani, specialmente brasiliani e argentini, che vengono qua per vedere i luoghi in cui sono nati i loro nonni. Spesso ci raccontano storie intense, che si alimentano quando portano avanti le loro ricerche recandosi all’anagrafe. È un fenomeno che, ovviamente, si amplifica in concomitanza con le festività. Quella di Ognissanti si presta particolarmente: aspettiamo molti brasiliani, ma anche italiani e tedeschi. A questi flussi si sommerà chi si sposta per una gita fuori porta e chi si muove per il Lucca Comics".

Una tendenza confermata anche da Veronica Bozzi, di Villa Cappugi: "C’è una consistente fetta di visitatori che sfrutta questo periodo per venire a trovare i parenti, specie perché adesso si ricordano i propri cari defunti. È quindi un primo momento utile per un ricongiungimento familiare, ma anche per andare in cerca delle origini. Da noi stanno mediamente due notti e si tratta prevalentemente di famiglie italiane". Da Villa Parri, la famiglia Ducceschi aggiunge che si tratta di un fenomeno "già iniziato da qualche settimana, quando abbiamo accolto famiglie di brasiliani e di svizzeri, con parenti in città e sulla Montagna pistoiese. Fino a che non arrivano in struttura non è facile conoscere le motivazioni della visita, ma questa tendenza, unita alla nostra esperienza pregressa, ci lascia pensare che una parte degli ospiti che verrà qui per il ponte lo farà per queste motivazioni".