
"In ricordo dei componenti della famiglia Cittone: Abramo Bechor, la moglie Fortunata Barbout, i figli Vittoria, Nissim, Mordechai Max, Raffaele...
"In ricordo dei componenti della famiglia Cittone: Abramo Bechor, la moglie Fortunata Barbout, i figli Vittoria, Nissim, Mordechai Max, Raffaele e Sol, da questo luogo arrestati il 12 gennaio 1944 deportati a Auschwitz il 22 febbraio 1944 dove escluso Sol tutti furono barbaramente uccisi. La loro memoria sia di benedizione". Questo sarà scritto sulla targa commemorativa che a breve troverà posto nell’area verde di via Garibaldi, all’angolo con via San Lodovico, in memoria di Abramo Cittone e dei suoi familiari vittime dei campi di sterminio.
Si tratta di una iniziativa promossa dal Comitato per la Memoria per Serravalle Pistoiese, di concerto con la Comunità Ebraica di Firenze, che proprio pochi giorni fa ha ricevuto il via libera dal sindaco di Serravalle Pistoiese Piero Lunardi e dalla giunta comunale.
I Cittone, a causa delle loro origini ebraiche, furono perseguitati dai nazifascisti negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Il loro arresto avvenne nel 1944, proprio a Serravalle, dove erano arrivati dalla città di Livorno alla fine del 1943. Da qui furono inviati il 30 gennaio al carcere a Pistoia, poi a Firenze, a Fossoli e infine a Auschwitz dove arrivarono il 26 febbraio 1944. Dei sette componenti del nucleo familiare (nella foto, da Pietre della memoria), solamente Sol rimase in vita, liberata dalle truppe sovietiche il 29 aprile 1945.
Giovanni Fiorentino