REDAZIONE PISTOIA

Truffa luce e gas, sconti da falsi operatori regionali. “Già decine di telefonate-trappola”

Alla base della truffa c’è la proposta di contratti vantaggiosi per l’energia: "Attenzione ai più anziani"

Attenzione agli anziani per la truffa

Pistoia, 21 febbraio 2023 – Sono almeno una decina le persone che anche nella nostra provincia si sono imbattute in presunti "operatori regionali" che chiamano su numeri di telefonia fissa per proporre contratti vantaggiosi per il gas e l’energia elettrica salvo poi scoprire che si tratta soltanto di una truffa che, però, sta mietendo vittime un po’ in tutta la Toscana. L’allarme è stato lanciato dalla stessa Regione con un’apposita nota per mettere in guardia tutti coloro che rischiano di finire nel mirino. "Sono già molte le segnalazioni giunte in questi giorni all’Urp e al settore regionale Tutela consumatori e utenti – spiegano dalla Regione Toscana – da parte di cittadine e cittadini contattati telefonicamente da sedicenti dipendenti di ’enti regionali’ o immaginari ’consorzi luce e gas della Regione Toscana’, che propongono la sottoscrizione di contratti di fornitura gas e luce. Le telefonate arrivano da un numero di cellulare. A parlare è una persona che si spaccia qualificandosi come incaricato regionale o millantando un rapporto con la Regione Toscana. La proposta fraudolenta di solito allude a bonus, richiede i dati dell’utenza, e prospetta aumenti dei costi delle forniture in corso in caso di mancata adesione all’offerta. Alcune segnalazioni hanno avuto ad oggetto anche offerte di depuratori per l’acqua di rubinetto assieme alla richiesta di dati personali".

Alcune di queste telefonate si sono verificate anche nella nostra provincia. "Negli ultimi giorni sono una decina le persone che si sono rivolte a noi per segnalare questa problematica specifica – confessa il presidente di Federconsumatori Pistoia, Giorgio Tibo – con particolare riferimento ad anziani, evidentemente chi effettua questo tipo di chiamate sa chi andare a colpire. E poi l’insistenza nella telefonata, oltre al far capire che potrebbero esserci aumenti di costi, rende difficile anche interrompere la conversazione. Devo anche dire, però, che in genere chi segnala è perché non è caduto nella trappola mentre chi ci finisce dentro non dice niente e se ne vergogna". Ecco perché, al netto di quelle che sono state le segnalazioni, il fenomeno rischia di essere ben più esteso. "Invito chi ha dato il proprio consenso, magari anche in maniera inconsapevole, a qualche nuovo contratto a non nascondersi – conclude Tibo – perché comunque ci sono i 14 giorni di recesso garantiti per legge: se ci si rivolge subito ad una associazione di consumatori, i legali possono muoversi immediatamente e riuscire a risolvere quanto accaduto".

red.pt.