Anziani raggirati da una famiglia. "Sottratti 13 milioni fra soldi e titoli"

Babbo, mamma e i due figli agli arresti domiciliari per circonvenzione di incapaci e ricettazione La donna in confidenza con le ricche vittime tramite la pranoterapia, i giovani nominati eredi universali

I carabinieri si sono mossi per la prima volta nel 2016 per indagare sulla famiglia

I carabinieri si sono mossi per la prima volta nel 2016 per indagare sulla famiglia

Pistoia, 25 maggio 2022 - Avrebbero manipolato due anziani benestanti, approfittandosi della fiducia guadagnata attraverso un rapporto consolidato e riuscendo, nel giro di qualche anno, a farsi consegnare in tutto beni per 13 milioni di euro. Un’intera famiglia di italiani, residente a Ponte Buggianese, adesso è indagata per circonvenzione di incapaci e ricettazione ed i carabinieri della compagnia di Montecatini e della sezione di polizia giudiziaria della procura di Pistoia hanno eseguito quattro misure cautelari agli arresti domiciliari, decise dal gip. I due anziani benestanti, vittime dei reati che, a vario titolo, avrebbero commesso marito, moglie e due figli, vivono a Pisa e a Santa Croce sull’Arno e non si conoscono tra loro. La famiglia finita sotto indagine è composta invece dal padre sessantenne, la moglie cinquantenne e i due figli, entrambi trentenni.

L’indagine è nata nel 2016, quando un amico di una delle persone raggirate iniziò a capire che qualcosa non stava andando per il verso giusto e decise così di rivolgersi ai carabinieri. I militari a quel punto iniziarono i primi accertamenti che via via hanno fatto emergere un quadro davvero agghiacciante: la famiglia di Ponte Buggianese, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si stava approfittando dei due anziani tanto da poter ipotizzare il reato di circonvenzione di incapaci ai danni di vittime affette da demenza senile e depressione. In particolare la donna, dopo averli contattati in qualche modo, forse dopo essersi informata sulle loro condizioni economiche e di salute, secondo quanto riferito dai carabinieri era riuscita a convincere le vittime a sottoporsi a bizzarre sedute di pranoterapia che venivano eseguite nelle loro abitazioni. Questi strani "rituali", nel corso del tempo, le avevano permesso di far presa sugli anziani, ormai nelle sue mani.

Nel corso degli anni, le vittime hanno consegnato a lei e ai due figli orologi, monili preziosi, gioielli e grosse somme di denaro. Gli indagati, in alcune occasioni, sono riusciti a farsi intestare quote societarie di alcune aziende e un’automobile. Ma l’avidità sembra andata oltre, tanto che i due figli della coppia sono stati nominati anche eredi universali nei testamenti dei due anziani. Secondo i carabinieri parte del denaro o dei beni ottenuti nel corso degli anni sono stati consegnati al marito della donna, che ha provveduto a nascondere, occultare o reinvestire il bottino, cercando di farne perdere le tracce. Secondo le stime, i beni sottratti a entrambe le vittime ammonterebbero complessivamente a un valore di 13 milioni.

Alla fine, in base alle indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura di Pistoia, la famiglia è finita agli arresti domiciliari. Parte della refurtiva è stata rinvenuta dai militari nel corso di varie ispezioni. Al momento, i beni recuperati ammontano a circa 4 milioni di euro. Titoli di Stato, azioni, obbligazioni e lasciti testamentari portano però il totale molto più in alto, appunto a quota 13 milioni.