REDAZIONE PISTOIA

Treni in ritardo o cancellati. L’odissea dei pendolari: "Fino a un’ora di attesa"

Sono stati giorni difficili sulla tratta Lucca-Firenze, tra guasti e maltempo. Il consigliere FdI Capecchi: "Ci aspettiamo risposte dall’assessore Baccelli".

Quella di ieri è stata una nuova mattinata complicata per chi si è mosso in treno. Numerose le problematiche, compresa quella del maltempo, che hanno accavallato ritardi su ritardi per i treni della Lucca – Pistoia – Firenze. Il treno 18465 delle 8.40 da Lucca a Firenze Santa Maria Novella si è presentato a Pistoia con circa mezz’ora di ritardo, parzialmente recuperati nel suo viaggio verso il capoluogo di regione. Il treno però è stato descritto dai passeggeri "pienissimo di persone bagnate dalla pioggia, tutte accalcate nelle pedane davanti alle porte con biciclette e monopattini. A bordo – denunciano – era impossibile muoversi".

Da notare che il treno alla stazione di Lucca, suo punto di origine, si fosse mosso già con mezz’ora di ritardo. A complicare la situazione già ingarbugliata in stazione a Pistoia c’è stato anche un guasto alla stazione di Terontola (in provincia di Arezzo). Pur trovandosi a quasi 150 chilometri da Pistoia, il guasto in stazione a Terontola ha provocato un maxi-ritardo del treno numero 18826 da Chiusi – Pistoia, che successivamente è stato soppresso nel tratto finale tra Prato e Pistoia. Questo inconveniente ha provocato problemi di circolazione anche al treno in direzione opposta, il 18665 da Pistoia a Chiusi, che è stato soppresso a Prato. I passeggeri a bordo sono stati costretti a scendere e a salire su un treno diretto Lucca – Firenze, già più che affollato, andando a peggiorare ulteriormente la situazione a bordo.

Martedì il gregge di pecore investito da un treno merci al Neto che ha fatto scattare i necessari controlli sulla linea, ieri il maltempo e una serie di guasti alla circolazione: che cosa sta succedendo alla linea ferroviaria Lucca – Pistoia – Firenze? Ci sono varie concause e, non ultima, una buona dose di malasorte che ha messo in fila gli inconvenienti di esercizio che si verificano in un mese nel giro di un paio di giorni. Ci sono però anche cause strutturali: la tratta Lucca – Firenze, a binario unico fino a Montecatini, in corso di raddoppio tra Montecatini e Pistoia e a doppio binario fino a Firenze, è una linea ferroviaria ai limiti della saturazione nelle fasce pendolari della mattina e del tardo pomeriggio.

Sono previsti in orario, insomma, molti treni e basta un singolo inconveniente su uno di essi o in una stazione per generare, a catena, numerosi ritardi nelle ore a seguire. L’ennesima mattinata di passione per i pendolari non poteva non passare inosservata dai radar accesi della politica. "Ci sono persone partite da Pistoia e Prato – sottolinea il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, da sempre in prima linea su questo tema– che sono arrivate sul posto di lavoro a Firenze con ritardi anche fino a un’ora e mezzo. Attendiamo la risposta dell’assessore Baccelli alla nostra interrogazione sul servizio ferroviario toscano, in cui chiediamo delucidazioni sui numerosissimi disagi nei mesi di settembre e ottobre aggiungendo anche quanto successo 24 ore fa".

Francesco Storai