"Ancora un importante intervento per aumentare la sicurezza riguardo al rischio idraulico nel nostro territorio, per il futuro della nostra città". Ha commentato così il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti dopo aver appreso nei giorni scorsi la notizia del finanziamento ottenuto di 3 milioni di euro circa da fondi statali per la realizzazione della cassa di espansione sul rio di Lucciano. Un’opera il cui progetto era stato approvato dalla giunta comunale dell’amministrazione Mazzanti nel febbraio 2022, e presentato ad un bando del Ministero dell’Interno.
"Con la realizzazione della cassa di espansione a Lucciano e la riduzione del rischio idraulico inoltre potranno venir meno alcuni vincoli nelle pratiche urbanistiche – ha proseguito Romiti - permettendo la realizzazione di lavori sull’edificato esistente che finora non erano possibili per la fragilità idraulica della zona". Stando a come il progetto venne presentato dall’amministrazione comunale circa un anno fa, l’intervento – già previsto da anni da tutti gli strumenti urbanistici del Comune – consisterebbe in un’opera di regimazione della acque del rio di Lucciano, con la funzione di mitigare il rischio idraulico di tutto l’abitato di Quarrata che si trova a monte del punto in cui il rio di Lucciano sfocia nel torrente Fermulla. La cassa di laminazione, sempre secondo il primo progetto, dovrebbe raggiungere circa 56mila metri cubi di capienza, con in aggiunta la ristrutturazione di un tratto del rio e del fosso delle Mulina.
"Ottenuto il finanziamento adesso inizierà l’iter per la realizzazione, che speriamo di vedere completata entro un paio di anni – ha concluso Romiti - questa sarà la sesta delle casse d’espansione del nostro territorio, dopo quelle di Querciola, Ombroncello, Senice, Olmi e Pontassio. Possiamo dirci soddisfatti del grosso lavoro svolto. Ci auguriamo di vedere nel futuro prossimo anche un ultimo importante intervento con un’area di stoccaggio delle acque da realizzare al confine con il comune di Pistoia, per aumentare la sicurezza di Barba e via di Mezzo".
Daniela Gori