
E’ stato travolto al ritorno dell’orto che curava ogni giorno, con cura e passione, a un tiro di schioppo dallo zoo. Era in sella alla sua bicicletta e si stava apprestando a tornare a casa, quando un furgone lo ha centrato in pieno facendolo volare per diversi metri fino allo schianto in terra.
Per Renzo Barrocci, 79 anni, non c’è stato niente da fare. Quando sono arrivati i mezzi di soccorso, il suo corpo già giaceva senza vita sull’asfalto. Non erano ancora suonate le dieci del mattino e Barrocci, aveva appena finito di percorrere in sella alla sua vecchia bicicletta, una delle stradine laterali di via Pieve a Celle, una strada molto trafficata dove le auto sfrecciano spesso a tutta velocità.
Il pensionato, ex falegname ed ex vivaista, aveva probabilmente approfittato delle ore meno calde della mattinata per curare il suo piccolo orto in un appezzamento di proprietà del fratello a cui, praticamente ogni giorno, dedicava tempo e passione.
Ha trovato la morte pochi attimi dopo avere finito il lavoro, per tornare nella sua casa di San Biagio dove lo attendeva la moglie.
Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe sbucato sulla strada principale proprio mentre un furgone stava percorrendo via Pieve a Celle diretto a Pistoia. Alla guida c’era un 36enne dipendente di una ditta della zona. Per cause ancora in fase di accertamento da parte della polizia municipale è avvenuta la collisione. A causa dell’urto, Barrocci è stato sbalzato dal sellino della bicicletta ed è finito sull’asfalto.
E’ piuttosto probabile che sia morto sul colpo. Il primo a vedere la scena del corpo riverso senza vita sulla strada è stato un trasportatore di una ditta che stava portando del fieno in direzione della collina. E’ stato quindi lui a chiamare i mezzi del 118 e i vigili. I primi soccorsi sarebbero stati prestati, ancora prima dell’arrivo delle ambulanze e delle auto dei vigili urbani, dallo stesso 36enne che guidava il furgone e che, dopo l’incidente, si è trovato in stato di choc. Una persona serie molto coscienziosa, anche alla guida, viene descritto dai colleghi. Sul posto, pochi minuti dopo l’incidente, è arrivato anche il nipote di Barrocci, che con le lacrime agli occhi ha dovuto vedere la sorte capitata allo zio.
Dopo i tentativi, subito apparsi del tutto inutili, di rianimazione, il corpo del pensionato è stato trasportato a bordo dell’ambulanze all’obitorio dell’ospedale San Jacopo. La salma è stata poi messa a disposizione, come previsto in tutti i casi di morte per incidente automobilistico, del pubblico ministero di turno, che l’ha restituita ai familiari. Nella serata di ieri il corpo si trovava ancora all’obitorio in attesa del disbrigo degli adempimenti previsti dalle normative anti-Covid per i funerali che saranno a cura della Croce Verde di Pistoia. Luogo e orario dovrebbero essere comunicati nella giornata di oggi.
Renzo Barrocci, che è stato a lungo attivo al centro ex Aias e oggi Maic di San Biagio, lascia la moglie Marcella Cecconi e un figlio.
R.P.