Tornano ’Le parole di Hurbinek’. Seconda edizione ricca di eventi

La kermesse attorno alla Giornata della Memoria si snoderà su ben nove giorni tra musica, panel e spettacoli

Tornano ’Le parole di Hurbinek’. Seconda edizione ricca di eventi

Tornano ’Le parole di Hurbinek’. Seconda edizione ricca di eventi

Indicazione d’uso: la storia sia maneggiata con cura. E perché la si possa raccontare esaustivamente, scacciando pericolose derive e strumentalizzazioni politiche, l’unica strada è farlo attraverso una pluralità di voci. Benvenuta allora alla seconda edizione de "Le parole di Hurbinek", la rassegna attorno al senso della Giornata della Memoria che in nove giorni (più un ben più lungo percorso scolastico apertosi già nel novembre scorso che ha coinvolto gli studenti del De Franceschi-Pacinotti e del Capitini di Agliana) attraverso lezioni civili, spettacoli, presentazioni e incontri si propone di ragionare attorno ai "meccanismi umani" che hanno portato a quel buio che fu la Shoah.

Non solo, perché Hurbinek, così come dichiarato nelle intenzioni dal professor Massimo Bucciantini che ha ideato il progetto, ritiene imprescindibile "ripartire da quelle domande che oggi non sono più un’esclusiva degli storici, ma patrimonio collettivo. Perché si possa opporsi alla funesta previsione che vorrebbe la Shoah relegata alle sole appendici dei libri di storia del futuro". Coordinate spazio-temporali del calendario di Hurbinek: gli appuntamenti si svolgeranno dal 20 al 28 gennaio negli spazi del Funaro, del teatro Bolognini, alla San Giorgio e Palazzo de’ Rossi. Promotori Uniser e Atp, con il sostegno di Fondazione Caript, la compartecipazione del Comune e i patrocini della Provincia della Regione.

L’apertura in musica si terrà sabato 20 gennaio alle 20,45 nel Saloncino della musica di Palazzo de’ Rossi con "Ghetto music", viaggio che condurrà nei ghetti italiani e afroamericani attraverso le parole dello storico Francesco Martinelli e le melodie di Gabriele Coen (clarinetto e sax), Alessandro Gwis (pianoforte e tastiere), e Riccardo Gola (contrabbasso). Nel mezzo, rappresentazioni degli studenti (23 gennaio alla San Giorgio), lezioni civili con lo storico Carlo Greppi (24 gennaio al Bolognini), con il professore Ivano Dionigi (24 gennaio al Saloncino della musica), con l’autorevole storico della George Washington University Daniel Schwartz e della professoressa Valentina Pisanty (26 gennaio al Saloncino della musica).

La seconda parte della rassegna sarà affidata ancora alla musica con il concerto del pianista Fabrizio Paterlini (25 gennaio al Saloncino della musica) e dell’artista serbo Damir Imamovic (28 gennaio al Funaro) e infine al teatro con la Compagnia Enzo Moscato che metterà in scena un pensiero-parola dedicato alla memoria collettiva dell’Olocausto (26 gennaio al Funaro) e con le letture sceniche dell’attrice Sonia Bergamasco e della scrittrice Elisabetta Rasy (27 gennaio al Bolognini), un’esclusiva per Hurbinek legata alla figura di Etty Hillesum.

I soli spettacoli hanno un biglietto d’ingresso al costo di 6 euro, mentre gli altri appuntamenti (il dettaglio con gli orari su www.leparoledihurbinek.it) sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. La convinzione di esserci anche quest’anno è stata rinnovata da tutti i rappresentanti delle realtà coinvolte, primo fra tutti dal presidente della Fondazione Caript Lorenzo Zogheri che ha tenuto a sottolineare l’unicità e l’originalità della proposta di Hurbinek attorno ai temi della Memoria. Sostegno pienamente ribadito anche dalla Provincia, nelle parole del presidente Luca Marmo, del direttore di Atp Gianfranco Gagliardi, del presidente di Uniser Giovanni Capecchi e del sindaco Alessandro Tomasi che ha colto l’occasione per annunciare di star lavorando su richiesta di una scuola cittadina, finanziamenti acquisiti, alla rimessa in moto del Treno della memoria.

Nella sede della settimana di Hurbinek inoltre, in accordo con la Prefettura così come ribadito dal prefetto vicario Francesco Paolo Ramunni, saranno assegnate tre medaglie d’onore del Presidente della Repubblica a cittadini pistoiesi o loro familiari che abbiano vissuto la terribile esperienza della deportazione.

linda meoni