GIACOMO BINI
Cronaca

Tolto il servizio pre e post scuola. Scoppia la polemica in consiglio

La mancata attivazione dipenderebbe dal fatto che non sono giunte richieste agli uffici competenti. La minoranza attacca: "Sono molte le famiglie interessate che ora non sanno come organizzarsi".

Il servizio consente di portare i figli a scuola prima dell’orario delle lezioni e di riprenderli un po’ dopo

Il servizio consente di portare i figli a scuola prima dell’orario delle lezioni e di riprenderli un po’ dopo

E’ scoppiata una polemica durante e dopo il consiglio comunale sul servizio pre e post scuola. Il gruppo di centrodestra ’Noi per Montale’ accusa la giunta di non aver predisposto un servizio utile alle famiglie perché consente di portare i figli a scuola prima dell’orario delle lezioni e di riprenderli un po’ dopo. L’assessore all’istruzione Francesco Barontini risponde che non ci sono state richieste del servizio in numero sufficiente. "Ci è giunta solo una richiesta via Pec – informa l’assessore – e solo a titolo informativo". "Quella pec era stata inviata a nome anche di altre famiglie – replica il consigliere Michael Paperetti, che ha esposto l’interpellanza in consiglio – e comunque a noi si sono rivolte molte famiglie per manifestare l’esigenza di un servizio che rappresenta un contributo importante all’organizzazione familiare". Nell’interpellanza Paperetti sottolinea che "la tutela delle esigenze delle famiglie che scelgono i plessi scolastici del centro e delle frazioni è di vitale importanza per la comunità e anche per il mantenimento degli esercizi commerciali".

L’assessore Barontini ha ricordato che il servizio pre e post scuola non è obbligatorio ed ha assicurato comunque che "l’amministrazione è fautrice di un rapporto tra il lavoro e la vita familiare e si riserva di valutare il servizio pre e post scuola sulla base delle domande che saranno presentate e sulla base della sua sostenibilità". "Non ci riteniamo del tutto soddisfatti della risposta dell’assessore – ha commentato il consigliere Paperetti - in quanto l’amministrazione non ha fatto alcun tipo di comunicazione né tramite mezzo stampa né attraverso i canali social per sapere quante famiglie sarebbero state interessate. Dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto, purtroppo, molti cittadini hanno optato a iscrivere i propri figli a Montemurlo, ad Agliana, oltreché all’interno della provincia di Pistoia. Siamo altresì dispiaciuti della non attivazione per l’anno scolastico 2025/26, dato che pur non essendo un servizio obbligatorio, sarebbe stata un’ottima opportunità per venire incontro in modo concreto a molti genitori". Il gruppo consiliare di centrosinistra, che ha la maggioranza in consiglio comunale, ha precisato in un comunicato che "l’assessore Barontini ha chiaramente manifestato la disponibilità ad attivare il servizio nel caso vi siano richieste in tal senso, valutandone la concreta fattibilità di fronte ad un numero congruo di richieste che rappresentino situazioni di comprovata e reale necessità. Se non si considera tale dichiarazione, come ha fatto nella sua ricostruzione il consigliere Paperetti, si mostra malafede politica e si danneggia l’immagine dei nostri plessi scolastici che non dovrebbero essere coinvolti in operazioni di speculazione politica".

Giacomo Bini