Terapie per l’autismo: la Maic di Spazzavento ha sospeso il servizio. "Settanta famiglie sole"

La protesta delle mamme: "Ce l’hanno comunicato da un giorno all’altro" La Fondazione spiega: "Aspettiamo il rinnovo della convenzione con l’Asl"

Arianna Valiani, Stefania Vichi e Michela Macchi chiedono di riavere un supporto così prezioso per i loro figli

Arianna Valiani, Stefania Vichi e Michela Macchi chiedono di riavere un supporto così prezioso per i loro figli

Pistoia, 6 aprile 2024 – Che cosa significa riuscire a salire su un autobus, pagare un biglietto e fare un giro in città con un gruppo di amici? Per molti adolescenti questa è la quotidianità. Ma c’è anche chi questo piccolo spazio di autonomia fatica a conquistarlo. Il centro per l’autismo, gestito dalla Fondazione Maic a Spazzavento, dà anche questa possibilità ai tanti ragazzi, nell’età dell’adolescenza, che sono seguiti con pazienza e amore dagli operatori del servizio. Un servizio che, da un giorno all’altro, è stato interrotto. Uno strappo, vissuto con apprensione dalle famiglie di almeno settanta adolescenti, provenienti da Pistoia, dalla Piana e dalla Valdinievole, che ogni settimana trascorrono nel centro un pomeriggio (almeno tre ore) imparando moltissimo, ma soprattutto ritrovandosi in un gruppo di coetanei, con cui si condividono la stessa difficoltà: quella di convivere con l’autismo. A protestare ora sono le famiglie degli adolescenti, ragazzi dai 12 ai 17 anni (perché al compimento della maggiore età il servizio viene sospeso), rappresentate da un gruppo di mamme, Arianna Valiani, Stefania Vichi e Michela Macchi, che chiedono di riavere un supporto così prezioso per i loro figli.

«La cosa che ci ha fatto più male – raccontano le mamme – è che ce l’hanno detto da un giorno all’altro, lo scorso 26 marzo, poco prima di Pasqua. Da quel momento siamo stati abbandonati, e non sappiamo neanche come dirlo ai nostri ragazzi, che in quelle ore di condivisione imparavano molto, ma soprattutto a ritrovarsi in un gruppo di amici, per loro la cosa più preziosa che si possa avere". "Nessuno ci ha dato spiegazione del perché – aggiungono le mamme – né quanto durerà questa sospensione, né ci è arrivata una comunicazione formale dell’interruzione del servizio. Una cosa a dir poco paradossale: basti pensare che lo scorso martedì (quando avrebbe dovuto esserci la frequenza nel centro) si sono presentati gli operatori del servizio di trasporto dell’Asl per portare i ragazzi al centro, e siamo state noi mamme a doverli informare che le attività nella sede di Spazzavento erano state interrotte. Ci chiediamo: neanche l’Asl è stata informata? Abbiamo provato a contattare i neuropsichiatri dell’azienda sanitaria che seguono i ragazzi, ma nessuno ha saputo darci una risposta. A questo punto, chiediamo che intervengano le istituzioni, a partire dal sindaco. Questo è un danno per tante famiglie pistoiesi e per i ragazzi".

Da parte sua , la Fondazione Maic fa sapere che: "Il servizio è stato sospeso, perché la convenzione con l’Asl è scaduta e non è stata ancora rinnovata. Negli anni passati, si andava ’in prorogatio’, ma quest’anno le cose sono cambiate. La Regione ha sospeso i piani di trattamento in attesa di attivare la nuova convenzione con le nuove tariffe. I trattamenti sospesi sono solo quelli relativi al settore dell’autismo, in cui è previsto un cambio di tariffa. I dipendenti continuano a percepire lo stipendio regolarmente, ma per erogare il servizio si attende il rinnovo della convenzione. Per ora i trattamenti sono stati sospesi per il mese di aprile". Per garantire la frequenza del centro per l’autismo di Spazzavento, le famiglie dei ragazzi hanno dovuto richiedere le uscite anticipate dalle scuole. "C’è una organizzazione capillare dietro ogni attività dei nostri figli – spiegano le mamme – Ora dovremo informare gli istituti e richiedere la modifica dell’orario scolastico: i nostri ragazzi non possono essere abbandonati".

Martina Vacca