
Stamani l’ultimo saluto ad Alberto Cipriani "A pieno titoli nel libro dei ’grandi’ pistoiesi"
Un uomo di rare qualità, la cui passione e il cui rigore, insieme a un profondo amore per la storia e per la sua città, lo hanno infine portato a produrre contributi di grande spessore e interesse collettivo. E poi la sua instancabile attività di pubblicista, di conferenziere, quella sua amicizia con l’ingegnere Natale Rauty il quale tra i primi suscitò in Alberto Cipriani, lo storico pistoiese 89enne la cui morte sta suscitando grande cordoglio in città (stamani alle 10 l’ultimo saluto nella chiesa di San Paolo, ndr), l’interesse per la storia locale e l’urbanistica in genere. Altri "grazie" si aggiungono alla lunga lista già pubblicata: uno è quello che arriva da Luca Mannori, presidente della Società Pistoiese di Storia Patria, di cui Cipriani fu socio, vicepresidente, nonché direttore responsabile del Bullettino storico pistoiese. "Da attento osservatore della realtà economico-sociale della sua città – ricorda Mannori –, aveva coltivato da sempre un solido interesse per i temi urbanistici e l’incontro con Rauty, avvenuto negli anni in cui si avviava il dibattito sulle città metropolitane e sul riassetto del reticolo amministrativo regionale, stimolò la sua curiosità per la storia cittadina, concepita anzitutto come ricostruzione critica delle origini e dello sviluppo degli insediamenti abitativi del territorio pistoiese. Da qui un primo filone del suo impegno di ricerca, ben testimoniato non solo da una quantità di articoli editi tra anni Ottanta e Novanta tanto sul Bullettino come su Pistoia Programma o sul Tremisse, ma anche da agili volumi monografici destinati a incontrare un grande successo di pubblico. La Società lo ricorda per la sua non comune capacità di convogliare una profonda conoscenza della storia cittadina in quella intensa attività pubblicistica che lo ha visto protagonista di tanti importanti dibattiti sullo sviluppo della Pistoia contemporanea. Un esempio luminoso, questo, di come l’amore per il passato e il rigore della ricerca possano coniugarsi con la passione del cittadino impegnato a immaginare un futuro migliore per la propria comunità".
Toccante anche il ricordo firmato dall’Assocazione Associazione ‘9cento: "Parlare di Alberto Cipriani, per noi, è facile e naturale – affermano –. Alberto ci ha sostenuti, consigliati, indirizzati, sempre con quella leggerezza che ne ha contraddistinto tutta la vita. Alberto era incapace di innescare conflitti, anche quando pensava il contrario dell’interlocutore. Alberto non ti avrebbe mai contraddetto, semplicemente ti informava che stavi sbagliando. Storico o politico, letterato o ricercatore, poco conta davanti all’uomo, ricco di una umanità e di una capacità comunicativa che ho trovato in pochi altri. Alberto è a pieno titolo nel libro dei Grandi pistoiesi, anche se l’immensa conoscenza degli argomenti a lui cari lo hanno portato a scrivere molto su riviste di più ampio respiro. D’altronde Alberto è sempre stato una certezza, dal punto di vista storico, ma soprattutto da quello umano. Quando decise di adottare quella che allora era un’associazione neonata e con tutti i limiti dell’inesperienza, gli altri soci trasecolarono: godere della collaborazione di un monumento alla cultura come Cipriani fu una sorpresa da lasciare senza fiato. Evidentemente la sintonia che Alberto aveva intuito c’era tutta, lo sottolineano le numerose testimonianze lasciate nelle pubblicazioni dell’Associazione, anche recentemente. Dolorosamente manca l’ultima, quella del libro sul trasferimento, materiale ed emotivo, dall’Ospedale del Ceppo, a lui tanto caro, verso il più moderno ospedale San Jacopo. Lo faremo questo libro, con ancora maggiore impegno ed energia, lo faremo per Alberto, perché glielo dobbiamo, perché tutta Pistoia glielo deve e perché sarà il nostro abbraccio a un uomo che ci ha amato e che noi abbiamo ricambiato dal profondo del cuore".
Un coro di commiato al quale si è unita anche la voce di Confindustria: "Alberto Cipriani è stato ben più di un bravo dirigente di un ente strategico per l’industria locale, come la Camera di Commercio – afferma Daniele Matteini, presidente di Confindustria Toscana Nord –. E’ stato un esperto che percepiva i bisogni delle imprese, ed era in prima fila per aiutarle. Il sostegno all’internazionalizzazione, i contributi per la partecipazione a fiere e missioni, l’incontro con operatori stranieri, il potenziamento del Centro Studi camerale; su ogni fronte era impegnato, ogni voce ascoltava e poi guidava imprese ed associazioni nel percorso per accedere a fondi, bandi e finanziamenti. Come Confindustria, abbiamo conosciuto anche la sua passione per la storia economica; con Cipriani segretario camerale, Confindustria Pistoia pubblicò due volumi che ancora oggi sono consultati e studiati. Alla famiglia, il cordoglio e la riconoscenza degli industriali di Pistoia".
l.m. – An.Na.