Il colpo piazzato nella notte al circolo Arci di Pontelungo, alla fine, ha prodotto una cifra quasi più alta di danni rispetto a ciò che è stato portato via. Ma è l’ennesimo campanello d’allarme sulla questione sicurezza e sul fatto che c’è da prestare davvero particolare attenzione a qualsiasi movimento strano e sospetto. All’alba di ieri l’allarme della Casa del popolo è risuonato intorno alle 4.15: già quello è servito per impaurire il ladro, perché di una persona sola si tratta in quanto ripreso e visto dalle telecamere di videosorveglianza, per entrare dentro i locali, arruffare qualcosa e darsela a gambe levate. "Un po’ di contanti che erano rimasti nella cassa e nelle vicinanze, nonché qualche pacchetto di sigarette e gratta e vinci – racconta Federico Guerriero, gestore del circolo e che per primo è poi intervenuto nella notte –: alla fine il danno alla finestra era più ingente di quello che è stato portato via. Ho fatto proprio ieri regolare denuncia in Questura e le immagini sono inequivocabili – aggiunge –: chi era si è riconosciuto bene".
"Per entrare ha sfondato una finestra di una stanza che si affaccia sul retro e, nello stesso istante, si è azionato l’allarme quindi il tempo per provare a portar via la refurtiva è stato minimo. Purtroppo – conclude Guerriero – non è la prima volta che subiamo questo tipo di furti e, come detto, spesso e volentieri il danno a porte o infissi è quasi più ingente di ciò che ci viene rubato: per questo dico di prestare attenzione, sapendo che adesso è un momentaccio".
Nessuna ripercussione per l’attività del circolo che, ieri mattina, lavorava a pieno regime come tutti gli altri giorni ma, ovviamente, a Pontelungo non si parlava d’altro: la questione sicurezza al centro, per di più in una struttura che non è solo bar ma anche ristorante, sede di associazioni e, dall’estate scorsa, punto aggregativo con i campi di beach volley all’aperto. "Il circolo Arci della frazione è un centro importante – aggiunge Alvaro Alberti, presidente della "Cooperativa Pontelungo" proprietaria della struttura – con il passaggio quotidiano di un numero importante di soci e referenti delle associazioni che hanno qui la loro sede. Essere nel mirino non fa piacere a nessuno, specialmente in un luogo che punta l’attenzione su aspetti socializzanti – conclude –: siamo oramai fra i pochi a farlo sul territorio e veder disturbato così il lavoro quotidiano fa davvero male".
Saverio Melegari