REDAZIONE PISTOIA

"Sono senza telefono fisso e senza internet ormai da cinque mesi"

"Sono senza telefono fisso e senza internet ormai da cinque mesi"

Il grido di dolore arriva da Prataccio, a lanciarlo è Giorgio Cecchini volontario della Misericordia del posto. "Dal 21 dicembre sono rimasto senza telefono fisso e senza internet per un cavo caduto sulla strada e schiacciato da un mezzo pesante. Non è possibile che in oltre cinque mesi non siano riusciti a ripararlo. Ho fatto circa venti solleciti e tutte le volte che chiamo mi passano l’area tecnica e questa mi risponde che tra una settimana sarà tutto risolto. Ma niente. Al danno c’è da aggiungere l’immancabile beffa, il gestore ha incassato il pagamento per i primi tre mesi del 2023 ritirandoli dal conto corrente del cliente, da aprile però Cecchini, ha bloccato la domiciliazione e adesso Tim ha chiesto il pagamento della bolletta di maggio: "Ho già avvisato che non pagherò più fino a che non sarà risolto il guasto e non mi avranno risarcito i tre mesi in cui non ho usufruito del servizio. Pensare che sono cliente Tim con fisso e due cellulari da oltre venti anni".

Il primo sollecito Cecchini l’ha fatto il 28 dicembre nella convinzione che in una settimana il guasto venisse riparato: "Non immaginavo certamente questa odissea. Inoltre, in febbraio, dopo vari solleciti e una pec, si è fatta viva la ditta a cui era stato appaltato il lavoro e questa ha sostituito un cavo vecchio, ma non quello interessato al guasto. Dopo poco se ne è andata dicendo che dipendeva dalla centralina. Il giorno successivo è venuto un tecnico della Tim e mi ha detto che non dipende dalla centralina, ma da un cavo caduto. Poi non ho più visto nessuno". A rendere ancora più grave il disservizio c’è la necessità di Cecchini di mantenere un contatto pressoché continuo con la centrale del 118 per la gestione dei servizi che vengono affidati alla Misericordia, oltre che per altre pratiche di varia natura. Tutto questo grava su molti cittadini, in questo caso quelli più fragili, con voci flebili e problemi reali.

Andrea Nannini