REDAZIONE PISTOIA

Si scaldano i motori per il rinnovo delle Rsu Hitachi Presto le liste complete delle varie sigle sindacali

I nomi di tutti i candidati dovranno essere resi noti entro il prossimo 6 marzo.

Con il deposito del primo documento ufficiale ad opera di Fim-Cisl alle altre organizzazioni sindacali, all’azienda ed a Confindustria avvenuto ad inizio settimana, si è di fatto aperta la volata che dovrà portare al rinnovo della Rsu (rappresentanza sindacale unitaria) e della Rls (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) di Hitachi Rail Sts. Ecco perché, da qualche giorno, il fermento negli stabilimenti di via Ciliegiole è sicuramente cresciuto visto che adesso siamo già nella fase di "campagna elettorale": in tutto ci sono da eleggere 12 persone. Le formazioni non sono ovviamente al completo anche se le varie sigle stanno iniziando a scegliere coloro che andranno a contendersi i posti nella nuova segreteria di rappresentanza. Il mandato sarà triennale ed è sicuramente indicativo ed importante, perché va a decadere la Rsu che ha dovuto gestire tutto il periodo legato alla pandemia visto che le elezioni ci furono a fine febbraio 2020 e, soltanto pochi giorni dopo, il mondo si fermò per il lockdown. Una fase molto importante per cambiare le metodologie di lavoro anche in via Ciliegiole e che avrà, come conseguenza, una grande novità: per il rinnovo di queste Rsu e Rls si potrà votare anche online, in modo che potranno dare la loro preferenza tutti quei lavoratori che sono in smart working o quelli che sono in giro per il mondo impegnati nelle varie missioni di consegna materiale.

Le liste definitive, da parte dei sindacati, andranno presentate entro il prossimo 6 marzo e, già da lì, si capirà quella che potrà essere la competitività delle varie sigle. Entro marzo, comunque, si dovrebbero tenere le operazioni di voto in modo da ripartire quanto prima con la normale attività e vicinanza verso tutti i reparti da parte dei rappresentanti dei lavoratori. Ricordiamo che la Rsu che va a scadenza adesso è la prima composta da 12 membri nella storia recente dell’azienda, visto che precedentemente erano 9 e sono cresciuti col variare verso l’alto del numero dei lavoratori. Si riparte dal quadro attuale con una coesione che non sembra esserci fra le varie sigle (quanto successo negli ultimi mesi sull’incentrato sta lì a dimostrarlo) e con una panoramica che vede la Fim-Cisl avere la testa del gruppo con cinque componenti, davanti ai quattro della Fiom-Cgil, i due dell’Uglm e il rappresentante della Uilm, rientrata nella Rsu proprio nel 2020. Allora ci fu una situazione di equilibrio totale nelle officine mentre fra gli impiegati fu la Fim ad imporsi. Solo ad aprile si tornerà in fabbrica pancia a terra per proseguire nella difesa delle istanze di tutto quanto lo stabilimento.

Saverio Melegari