Controlli in azienda tessile
Pistoia, 14 ottobre 2020 - Sei persone denunciate, di cui una arrestata, nel corso di un controllo effettuato dai carabinieri del nucleo investigativo di Pistoia, in collaborazione con i militari del nucleo ispettorato del lavoro e con il supporto dei carabinieri della locale stazione e della polizia municipale in una ditta tessile di Agliana (Pistoia), gestita da un cittadino cinese. Due dei denunciati sono il titolare della ditta e il suo 'caporale'.L’uomo tratto in arresto, un cinese 53enne con precedenti specifici, ritenuto il 'caporale', è stato accusato della violazione di cui all’art.603 bis comma 2°, ovvero per aver impiegato manodopera al nero sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento approfittandosi del loro stato di bisogno. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, i lavoratori, tutti di nazionalità cinese erano costretti a lavorare 12 ore al giorno, sette giorni su sette. Gli altri denunciati sono il titolare di fatto della ditta e i 4 lavoratori risultati irregolari sul territorio nazionale.Alla ditta, cui è stata imposta la sospensione delle attività produttive, oltre a sanzioni amministrative per 26.480 euro, oltre le violazioni per lo sfruttamento della manodopera in nero (il 60% dei lavoratori presenti) ed il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, è stata anche contestata la violazione delle normative antinfortunistiche in quanto le uscite di emergenza erano state sbarrate con lucchetti ed era bloccato pure l’accesso diretto ai sistemi antincendio.Sono in corso ulteriori accertamenti con la collaborazione di Asl, vigili del fuoco e Ufficio tecnico del Comune di Agliana, per la verifica del rispetto delle normative igieniche, antincendio e urbanistico-edilizie sul capannone sedi dell’azienda e anche “rifugio” per gli immigrati clandestini, per i quali è stata avviata la procedura di espulsione.