
Le donne hanno un’aspettativa di vita. di 85,9 anni (foto d’archivio)
Nel territorio pistoiese si vive a lungo, ma si fanno pochi figli e la popolazione invecchia sempre più rapidamente. È questo il quadro che emerge dalla relazione sanitaria 2024 redatta dall’Azienda USL Toscana Centro, che mette sotto la lente lo stato di salute demografica della provincia, incrociando dati su aspettativa di vita, natalità, indice di vecchiaia e presenza di stranieri. Secondo i dati aggiornati al 2021, gli uomini residenti nella zona Pistoiese hanno un’aspettativa di vita alla nascita di 81,5 anni, mentre le donne raggiungono mediamente gli 85,9 anni. Numeri che si collocano leggermente sopra la media regionale (81,4 e 85,5 anni) e perfettamente in linea con quella aziendale dell’Ausl Toscana Centro (81,8 e 85,9 anni), confermando il territorio come uno dei più longevi della Toscana e del Paese.
La relazione, però, non si limita a misurare quanto si vive, ma fotografa anche come si sta evolvendo la composizione della popolazione. E qui emergono segnali più critici. L’indice di vecchiaia – ovvero il rapporto tra popolazione over 65 e popolazione under 15 – nel territorio pistoiese è pari a 233 anziani ogni 100 giovani, un valore superiore sia alla media aziendale (218,3) che a quella regionale (234,0). L’indice di dipendenza anziani, che indica il peso demografico degli over 65 sulla popolazione attiva (15-64 anni), è del 43,6%, più alto della media aziendale (40,6%) e in linea con il dato regionale (42,5%). In altre parole, a Pistoia gli anziani sono molti e pesano sempre di più sulla parte produttiva della popolazione, un fattore che pone sfide crescenti per la sanità, i servizi sociali e le politiche di welfare. Altro segnale evidente di questa dinamica è il basso tasso di natalità, fermo nel 2024 al 5,7 per mille, in calo rispetto agli anni precedenti e inferiore alla media aziendale (5,9).
I dati confermano quindi la difficoltà del territorio a rinnovare la propria base demografica, in un contesto dove anche l’arrivo di nuovi cittadini stranieri, pur presente, non compensa il saldo naturale negativo. Nel 2024, gli stranieri residenti iscritti all’anagrafe nella zona Pistoiese rappresentano il 9,4% della popolazione, un dato inferiore sia alla media aziendale (14,2%) sia a quella regionale (11,6%). Anche i nuovi iscritti stranieri nel 2023 sono stati solo 5,9 ogni 1000 abitanti, uno dei valori più bassi tra tutte le zone della Toscana centrale. I nati da genitori non italiani nel 2023 sono stati il 15,6% del totale dei nuovi nati, anche in questo caso al di sotto della media regionale (18,1%) e molto distante dalle percentuali registrate, ad esempio, nel Pratese (27,6%) o nella Valdinievole (22,8%).
Nel complesso, la relazione dell’Asl Toscana Centro offre uno spaccato nitido: Pistoia è una terra dove si vive a lungo e bene, ma che si confronta con una popolazione sempre più anziana, un tasso di natalità in costante diminuzione e una dinamica migratoria meno vivace rispetto ad altre aree. Un quadro che, pur certificando l’eccellenza del sistema sanitario locale, impone anche una riflessione sul futuro: come garantire servizi, assistenza e benessere in un territorio che invecchia, e come renderlo attrattivo per giovani famiglie e nuovi cittadini? Domande strategiche che istituzioni, sanità e comunità saranno chiamate a porsi sempre più spesso nei prossimi anni.
M.M.