
Sei mani per un solo pianoforte Lo sbalorditivo concerto del Trio
Oggi, domenica 13 agosto, alle ore 17.30, nella chiesa di San Lorenzo a Pracchia, secondo appuntamento della X edizione di "Pracchia in musica festival" promosso dall’Associazione Filarmonica Alto Pistoiese (Afap), con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e di Pescia e di un riuscito crowdfunding. L’ingresso è libero. A dieci anni dal suo debutto avvenuto proprio a Pracchia, torna oggi il "Trio pianistico di Bologna" che propone un concerto intitolato "Da Bach a Bacharach passando per Offenbach". Il Trio, formato Alberto Spinelli (direttore artistico del Festival), Silvia Orlandi e Antonella Vegetti, suona a sei mani pezzi originali per questa formazione e trascrizioni. Tre pianisti su una tastiera sono una rarità, l’effetto è orchestrale, con sonorità inedite per uno strumento di solito suonato da un solo musicista. Il programma è un grande excursus stilistico e temporale che dimostra la versatilità dell’ensemble capace di passare dalla scrittura contrappuntistica di Bach alle atmosfere romantiche di Rachmaninov fino allo swing di Bacharach. "Il nostro approccio alla musica è di grande curiosità e senza pregiudizi – spiega Spinelli – I I nostri studi sono classici e anche i nostri percorsi musicali. Antonella Vegetti è diplomata anche in clavicembalo, io suono musica da camera, Silvia Orlandi suona in diversi ensemble e ha una lunga esperienza nell’accompagnare cantanti lirici. Quando abbiamo iniziato a esplorare le possibilità del sei mani ci siamo accorti che non limitarci al repertorio classico poteva essere stimolante e abbiamo trovato opere di compositori contemporanei o le abbiamo commissionate. Poi sono arrivati anche brani scritti e dedicati al Trio pianistico di Bologna, una grande soddisfazione". Vedere sei mani muoversi vorticosamente su una tastiera è anche un’esperienza visiva molto particolare: i musicisti devono prestare la massima attenzione perché hanno uno spazio molto limitato, le mani si alzano, si intrecciano, si sfiorano. Un esercizio che richiede un lungo lavoro di studio e di prove. In dieci anni il Trio pianistico di Bologna ha messo insieme un ricco repertorio, vanta una prestigiosa attività concertistica in Italia e all’estero, ha inciso un disco e ha ancora tanti progetti. "Il pubblico ai nostri concerti rimane sbalordito – prosegue Spinelli – Il nostro repertorio così vario lo emoziona e lo diverte. Abbiamo un sogno nel cassetto: che soprattutto chi studia pianoforte capisca com’è bello suonare insieme ad altri pianisti. Le potenzialità del sei mani sono tante ed è una grande scuola".