
Bruno Tempestini ispettore onorario della Sovrintendenza archeologica per Montale
"La teca con i reperti archeologici montalesi e le foto dei siti in cui sono stati trovati hanno bisogno di una collocazione dignitosa e soprattutto che li renda visibili alla cittadinanza". Lo afferma Bruno Tempestini ispettore onorario della sovrintendenza archeologica per Montale, Agliana, Quarrata e Montemurlo. La teca con i reperti archeologici era stata collocata nella sala comunale della Badia di San Salvatore in Agna quando era sede del consiglio comunale ma ora quei locali ospitano uno sportello settimanale di Alia dedito alle pratiche riguardanti la tassa dei rifiuti e alla distribuzione dei contenitori per la raccolta differenziata.
"Quando sono andato a ritirare i contenitori per il porta a porta – riferisce Tempestini – ho visto che la teca con i reperti c’è ancora ma non ci sono più le fotografie, in ogni caso non mi pare sia il contesto più adatto per dei reperti archeologici che illustrano le origini di Montale risalenti all’epoca etrusca e a quella romana. Gli scavi e i ritrovamenti nel territorio di Montale e di Agliana – continua Tempestini – sono ben documentati nella carta archeologica della Toscana e quelli presenti nella teca sono rappresentativi delle radici storiche della nostra comunità".
La teca con i reperti è stata esposta in passato anche nella scuola media di Montale ma una decina d’anni fa si decise di renderla maggiormente visibile portandola nella sede del consiglio comunale alla Badia. Da qualche anno il consiglio comunale è stato trasferito alla Smilea e alla Badia ha avuto sede per un certo tempo un centro giovani e da circa un mese un punto Alia.
"La teca con i reperti e le foto potrebbero essere portate anch’esse alla Smilea – suggerisce Tempestini – oppure nel palazzo comunale".
Giacomo Bini