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Maturità: cinquantanove studenti raggiungono il massimo dei voti

Le eccellenze made in Pistoia: record al Duca d’Aosta dove in una classe ci sono stati otto 100 e uno con lode

Scuola, un'immagine di repertorio

Pistoia, 12 luglio 2015 - Sono cinquantanove gli studenti che hanno concluso gli esami di maturità col massimo dei voti. Particolare il caso che si è verificato allo scientifico sul viale Adua dove in una classe sono stati otto i ragazzi diplomatisi con 100 e uno con lode; da ammirare soprattutto i risultati conseguiti da Mangani, Mastropietro e Magnini poiché non più in età scolastica. I ragazzi si sono impegnati duramente tutto l’anno e sono arrivati ad affrontare le prove con consapevolezza e tranquillità, ma anche con la giusta preoccupazione che precede un passaggio importante della vita. Nessuno comunque ha voluto sacrificare troppo la propria vita sociale.

«Non ho mai rinunciato ai miei interessi – racconta Guendalina Ferri – che alla fine reputo importanti tanto quanto i risultati scolastici. Non mi sembra giusto sacrificare tutto». Molte tesine questo anno sono state incentrate sull’ambito artistico: «Il non­finito di Michelangelo» (Andrea Sala), «La poesia veste un abito musicale» (Maria Denisa Statie) e «Musica e cervello: dalla percezione all’emozione». (Alessandra Lenzi). Altri hanno scelto «la questione dei manicomi nel passato come forma di controllo e di segregazione» (Giulia Cono Genova) e letteratura, parlando di «Espiazione» di McEwan e mettendo a confronto due poesie di guerra di Brecht e Ungaretti (Sara Fanti). Il futuro appare ancora incerto agli occhi di questi ragazzi, tranne rare eccezioni. «Sono orientata verso la facoltà di biotecnologie. Per quanto riguarda il futuro mi piacerebbe rimanere nel campo della ricerca, magari fuori dall’Italia», confida Alessandra Lenzi. Molti di loro sono comunque determinati a raggiungere i loro obiettivi senza farsi condizionare da niente e da nessuno, come conferma Denisa Statie: «Quello che faccio lo faccio per me, non per gli altri». Non sono mancate, tuttavia, le critiche. «La terza prova è un inno al nozionismo: non c’è spazio per un approfondimento, per un’opinione – spiega Guendalina Ferri –. Un esame che secondo me ha anche poco senso. Tutto si gioca su prove in cui contano molto la fortuna e la capacità di gestire l’ansia. Il livello di conoscenza dello studente alla fine è falsato: ho visto persone molto brave prendere voti più bassi di gente assai meno preparata». 

Ecco l'elenco degli studenti che hanno preso il massimo dei voti. Liceo scientifico Amedeo di Savoia: Francesco Biagioli, Luigi Bono Bonacchi, Eleonora Bresci, Edoardo Citi, Emily Cioni, Tiffany Cioni, Maria Giovanna Di Tella, Ilaria Ferrarotto, Lorenzo Laveneziana, Michela Maestripieri, Davide Marangoni, Elisa Menichini, Eleonora Misino, Irene Princi, Andrea Sala, Andrea Sartori, Francesca Senesi, Luca Tolve e Giacomo Venturi. Liceo Forteguerri: Alessandra Chiti, Camilla Gavazzi e Camilla Giusti dell’indirizzo classico; Giulia Gabbiani, Giorgia Nannini e Lorenzo Tomei dell’indirizzo delle scienze umane; Martina Biagini, Angelica Cirillo, Giulia Cono Genova e Niccolò Sparnacci dell’indirizzo economico sociale.  Istituo tecnico commerciale Pacini: Virna Marliani delle scienze applicate; Angel Chelary, Sara Ciapetti, Alfonsina Silvia Di Tella, Rachele Riccioni, Sara Fanti, Francesca Solito del linguistico; Valentina Fanciullacci e Maria Ferrara del settore economico.  Liceo artistico Petrocchi: Benedetta Ajello, Lorenzo Calamai, Francesco Ibba, Marta Macaluso, Erika Mazzoni, Alice Nuti, Benedetta Ramazzotti e Federica Vaia. Mantellate: Guendalina Ferri e Francesco Lori.  Comprensivo di San Marcello: Massimo Iozzelli.  Istituto tecnico Fedi­Fermi: Fabrizio Magnini, Gianluca Cortesi, Maximilian Gallorini, Gianluca Goti, Matteo Mauro e Luca Pippi.  Dell’Istituto professionale Einaudi: Kim Chomiak, Luisa Mangani e Alina Yukhymenko.  Si sono distinti con lode: Maria Denisa Statie e Rachele Bargiacchi del liceo scientifico Amedeo di Savoia, Alessandra Lenzi delle scienze applicate al Pacini e Raffaele Mastropietro al Fedi­Fermi.