
QUARRATA
Proteste in consiglio di istituto per il cantiere ancora aperto alla secondaria Dante Alighieri del comprensivo Bonaccorso da Montemagno di via Petrarca a Quarrata. I rappresentanti dei genitori si lamentano non soltanto per i lavori fermi ormai da oltre un paio d’anni, ma anche per il disagio che questi comportano. Le pertinenze dell’edificio infatti sono circondate dal cantiere, con di conseguenza accumuli di sporcizia e il rischio che i ragazzi tentino di varcare il perimetro di sicurezza. I lavori, iniziati a fine settembre 2019 riguardano l’adeguamento sismico della sede centrale e della succursale e nelle previsioni il termine doveva essere entro un anno e mezzo.
"Purtroppo dopo un primo avvio la ditta che si era aggiudicata la gara è fallita – ha spiegato il sindaco Marco Mazzanti – questo ha bloccato l’opera e adesso la procedura richiede un nuovo bando di gara per poter trovare un’altra ditta a cui affidare l’intervento. Questo intoppo farà rallentare la conclusione dei lavori, ma vorrei ricordare che il nostro Comune ha messo in sicurezza in questi ultimi anni 12 scuole su 13, secondo gli adeguamenti per l’antisismica richiesti dalle normative vigenti". L’intervento alla Dante Alighieri, finanziato da risorse ministeriali perché inserito nel "Piano Regionale Triennale e Piani di edilizia scolastica per la Toscana" (costo previsto di 997.000 euro), non ha reso necessari fortunatamente trasferimenti di aule né variazioni dell’attività didattica, in quanto prevalentemente all’esterno dell’edificio, con la realizzazione di strutture esterne destinate a dissipare le azioni sismiche.
Il Comune di Quarrata aveva a suo tempo risposto alla lettera dell’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, che chiedeva a tutti i sindaci di individuare all’interno del proprio comune un intervento di edilizia scolastica per il quale richiedere finanziamenti statali.
"Quello però che chiediamo a questo punto – dicono i genitori dei ragazzi che frequentano le scuole medie – è che venga fatta un po’ di manutenzione, perché in tutto questo tempo si è accumulata sporcizia e ne risente anche esteticamente l’immagine della scuola dei nostri figli".
D.G.