Le segreterie didattiche delle scuole pistoiesi saranno prese d’assalto, questa mattina, da centinaia di docenti che lo scorso mercoledì hanno ottenuto il tanto sospirato incarico di supplenza annuale sui posti vacanti. Sono circa 1.200 le nomine effettuate dall’ufficio scolastico provinciale, insegnanti che questa mattina dovranno presentarsi a scuola per la presa di servizio. La parte da leone anche per il prossimo anno scolastico, la faranno i docenti di sostegno. Più di 500 i posti vacanti assegnati per altrettanti studenti che hanno ricevuto una certificazione di disabilità. Ci sono poi le sostituzioni sui posti comuni nelle scuole dell’infanzia e primaria e, naturalmente i supplenti che andranno a coprire i posti su materie specifiche nelle scuole medie e superiori.
I sindacati in queste ore sono in prima fila per dipanare la matassa di errori che potrebbero essere stati compiuti dall’algoritmo che assegna gli incarichi annuali incrociando le domande compilate dagli aspiranti docenti e i posti effettivamente disponibili nelle scuole. Il nuovo sistema, attuato dal Ministero in epoca Covid, mette spesso in crisi la posizione di diversi insegnanti che si vedono scavalcare da colleghi per errori di calcolo o semplicemente per aver compilato male la domanda. Proprio per questo nel mese di luglio sono stati centinaia i docenti pistoiesi assistiti dai sindacati per evitare di trovarsi in fondo alla fila delle nomine a tempo determinato.
"Alle 14 del 31 luglio si è chiusa la procedura per l’individuazione delle 150 opzioni che ogni aspirante docente poteva esercitare per il conferimento di incarico di supplenza per il prossimo anno scolastico – aveva spiegato nelle settimane scorse Catia Fagioli della Cisl scuola di Pistoia criticando il sistema delle assegnazioni –. Consideriamo che ogni aspirante docente può avere quattro, cinque o anche più classi di concorso e le combinazioni di scelta prevedevano 3 tipologie: 31 agosto, 30 giugno, spezzoni di orario. Azzeccare la scuola giusta è difficile. La piattaforma usata per queste operazioni ricalca quella dei trasferimenti, ma chi chiede di trasferirsi ha già il posto, è già di ruolo e chiede di spostarsi; chi fa domanda per le supplenze al contrario, la fa da precario oppure si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro...". Sempre in queste ore saranno registrate anche le rinunce di quei docenti che hanno ottenuto l’incarico ma che, per vari motivi, non possono accettarlo. Una volta terminate le operazioni di presa di servizio torneranno quindi all’ufficio scolastico i numeri dei posti vacanti e continueranno le assegnazioni fino al totale scorrimento delle graduatorie. Solo allora si apriranno occasioni per chi, non in graduatoria, ha comunque i requisiti per l’insegnamento. Le segreterie didattiche prenderanno in mano le varie messe a disposizioni arrivate, una procedura che consente di ottenere supplenze durante l’intero anno scolastico. Michela Monti