REDAZIONE PISTOIA

Sangue in famiglia. Cinque casi in un anno. La preoccupazione del Procuratore

Una relazione dettagliata dal primo luglio 2022 al 30 giugno 2023. Ben sedici gli omicidi stradali, boom di maltrattamenti domestici. In aumento i reati contro le fasce deboli: violenze sessuali e stalking.

Sono cinque i fatti di sangue che hanno tragicamente segnato un anno di attività giudiziaria e di cronaca e sono avvenuti tutti in un contesto familiare. E’ l’aspetto più preoccupante che emerge dalla relazione preparata dal procuratore Tommaso Coletta in occasione della inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2024 avvenuta ieri a Firenze. Il periodo preso in considerazione va dal primo luglio 2022 al 30 giugno 2023 e i capitoli, come ogni anno, affrontano tutti gli aspetti della vita giudiziaria che si compie nello storico palazzo di piazza del Duomo, afflitto dalla carenza ormai cronica del personale amministrativo. Un dato per tutti: nel periodo preso in esame, gli uffici della Procura hanno perso complessivamente il 56,5 per cento rispetto alla previsione di forza lavoro in pianta organica. Sono state studiate diverse soluzioni, ma non sono state sufficienti, l’esito finale, come scrive il procuratore, è stato l’accorpamento delle segreterie di assistenza ai magistrati e si è fatto un ampio ricorso al lavoro straordinario. Poi il dottor Coletta scende nel dettaglio dei procedimenti aperti e rileva che stanno aumentando i reati ai danni delle fasce deboli, e in particolare i delitti sessuali e di stalking, anche negli ambienti di lavoro.

Ed è in fase di "riespansione, dopo la tregua coincisa con le restrizioni domiciliari imposte nel periodo più rigido della gestione epidemiologica, il fenomeno dei furti in appartamento, di cui purtroppo continua a essere carente l’attività di accertamento: soltanto una quota minima (il 6%) delle denunce porta all’iscrizione di procedimento a carico di soggetti identificati". Il restante 94% genera procedimenti contro ignoti. E i ladri, nella quasi totalità dei casi, restano purtroppo dei fantasmi.

Sempre nel periodo preso in esame, il dettaglio per tipologie di reato ritrae una provincia fortemente segnata dai fatti di sangue che appaiono tutti in aumento. Si sono verificati un infortunio mortale e 27 infortuni con lesioni, 16 omicidi stradali (un reato tra quelli in aumento), 134 lesioni colpose stradali gravi e infine, sempre in aumento, sono le violenze sessuali con 113 procedimenti aperti (nel periodo precedente erano stati 100) e lo stalking, con 133 casi e anche questi in aumento (nel periodo precedente erano stati 122). La Procura può contare sul Gruppo di lavoro Fasce deboli che interviene tempestivamente.

E poi ancora risultano in diminuzione, ma sono un numero elevato, i procedimenti aperti per maltrattamenti contro familiari e conviventi (273). Sono un numero esorbitante i procedimenti aperti per truffa: 893, e risultano in aumento i reati informatici con 300 casi. I reati ambientali sono stati 122 e sono in aumento. Sono in calo i reati commessi da immigrati extraeuropei con 59 procedimenti aperti. La trattazione del procuratore Coletta è corredata da un capitolo dedicato a quei procedimenti di maggior rilievo che hanno trovato anche ampio spazio sulle nostre pagine e che hanno avuto misure cautelari più significative. Stiamo parlando dei fatti di sangue e Coletta ne individua "ben cinque" che descrivono una "recrudescenza".

"E’ significativo evidenziare – scrive il procuratore – che tutti questi fatti di sangue sono avvenuti in un contesto familiare". Il procuratore ricorda il tentato femminicidio conseguente a maltrattamenti in famiglia: la moglie fu accoltellata all’addome e il marito ritardò volutamente l’arrivo dei soccorsi; il tentativo di femminicidio per gelosia nei confronti della ex conviventi; l’efferato parricidio in cui il padre fu colpito dal figlio con nove fendenti al torace e dato alle fiamme per poi far rotolare il corpo in una scarpata dopo averlo dato alle fiamme.

Il matricidio "da segnalare per il movente abbietto (ricerca di danaro) che ha determinato l’azione omicidiaria (avvenuta per soffocamento) da parte di un soggetto – scrive il procuratore – gravato da debiti assunti nel corso della commissione di svariate truffe, fatto quest’ultimo per cui si trovava, al momento del matricidio, in espiazione pena, in regime di detenzione domiciliare. Evadeva, si recava a casa della madre nelle prime ore della mattina, la soffocava con un cuscino". Il procuratore Coletta chiude la sua analisi con il tentato matricidio da parte di un uomo che "dopo complesse indagini e intercettazioni" era stato indagato per aver cercato di uccidere la madre lasciando aperto il gas della cucina. La morte dell’uomo ha chiuso il procedimento, poichè la morte estingue ogni reato.

l.a.