
Samuele Bertinelli
Pistoia, 1 marzo 2022 - "Tutti assolti perché il fatto non sussiste". Piena assoluzione per l'ex sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, così come per l’ex assessore alle politiche economiche e attuale consigliera comunale, Tina Nuti, e l’ex dirigente comunale Maria Teresa Carosella. La sentenza è stata pronunciata questa mattina, martedì primo marzo, dal collegio presieduto dal giudice Alessandro Buzzegoli (a latere, Alessandro Azzaroli e Paolo Fontana). Presente alla lettura del dispositivo lo stesso Bertinelli, che non ha voluto commentare, ma è apparso sereno come sempre. Ha commentato invece l'ingegnere Carosella: "E' andata come doveva - ha detto all'uscita del tribunale - Ma ci sono voluti otto anni, otto anni di vita difficile".
Si chiude così una vicenda giudiziaria durata cinque anni e che travolse, nella fase di indagine, gran parte dell’ex giunta comunale e l’ex sindaco Samuele Bertinelli, accusato di reati che vanno dall’abuso d’ufficio all’induzione indebita. Al centro: le modalità di selezione dei dirigenti comunali ma anche presunte pressioni esercitate su funzionari del Comune per la concessione di spazi e contributi alle associazioni nell’organizzazione di eventi pubblici.
La bufera, lo ricordiamo, si scatenò nel 2016, dopo alcuni esposti alla Procura. I fatti oggetto del procedimento, però, furono ampiamente scremati, tanto che l’udienza preliminare, nel 2019, si concluse con cinque proscioglimenti. Il pubblico ministero Linda Gambassi, nell’udienza del 21 dicembre scorso, aveva chiesto per Bertinelli l’assoluzione da tutte le accuse: dall’abuso d’ufficio (nel capo C) per la nomina a dirigente a tempo determinato dell’Edilizia pubblica (novembre 2015- novembre 2016) dell’architetto Nicola Stefanelli (già assolto per rito abbreviato) perché il fatto non costituisce reato, e dall’accusa di induzione indebita perché in nessun episodio contestato era emerso, nel corso del dibattimento, il coinvolgimento dell’ex sindaco. Nessuna pressione, dunque.
Per la ex dirigente Maria Teresa Carosella, difesa dall’avvocato Francesco Ceccherini di Firenze, il pm aveva chiesto l’assoluzione dall’accusa di abuso d’ufficio. Solo per l’ex assessore Tina Nuti il pm Gambassi aveva chiesto la condanna a un anno e due mesi per tentata induzione indebita.
«Il Tribunale ha giudicato del tutto infondate le contestazioni mosse al dottor Bertinelli - commenta l'avvocato Manes di Bologna - riconoscendo la radicale insussistenza di ogni illecito. Esprimiamo soddisfazione, ovviamente, per questo esito, che dimostra la assoluta correttezza e trasparenza dei comportanti dell’ex sindaco, che ha sempre agito perseguendo l’interesse dei cittadini con massimo impegno, scrupolo e rigore, sempre nel pieno rispetto della legge e dei propri collaboratori. Resta il rammarico per un processo penale che ha avuto conseguenze molto gravose per tutti i soggetti coinvolti, con fortissime ripercussioni sulla sfera personale, professionale e politica di Bertinelli: conseguenze che si sarebbero potute e dovute evitare se un procedimento per fatti del tutto inconsistenti fosse stato archiviato all’origine».
«Sono felice, per tante ragioni, di una felicità inquinata però da una punta di amarezza - commenta l'avvocato Giovanni Sarteschi, legale di Bertinelli - In questi casi si usa dire che è stata fatta giustizia. Direi piuttosto che è stata interrotta, dopo un lungo calvario, una grande ingiustizia. Abbiamo assistito a un processo in assenza di prove, tanto che lo stesso pubblico ministero ha domandato la assoluzione per tutte e sette le incolpazioni. Nel frattempo è stata revocata in dubbio l’onestà di cittadini perbene, a partire da Bertinelli, noto a tutti, avversari compresi, per l’abnegazione e il rigore esemplari con cui ha svolto il suo compito di sindaco, il che credo abbia un legame con l’origine di questa vicenda. Ma oggi è finalmente un giorno sereno. E penso di poter dire che lo sia non solo per Bertinelli, Nuti, Carosella e le loro famiglie ma per l’intera città di Pistoia».
"Abbiamo sempre confidato nel fatto che il processo avrebbe accertato la verità dei fatti e così è andata - spiega l'avvocato Gianluca Lomi, legale della consigliera Tina Nuti - Piena soddisfazione per questa sentenza che restituisce la verità".