
Rsu di Hitachi al rinnovo Ecco tutti i nomi in lizza
Entra decisamente nel vivo la campagna elettorale che dovrà portare alla composizione della nuova Rsu all’interno di Hitachi Rail Sts: ieri, infatti, si è riunita la commissione che ha notificato i nomi delle liste delle varie sigle sindacali che si giocheranno in posti in ballo per una votazione che è attesa per la fine di questo mese e che dovrebbe svolgersi, come da tradizione, nell’arco di due giornate all’interno dello stabilimento di via Ciliegiole. In tutto saranno 12 i componenti della rappresentanza sindacale aziendale, con alcuni che vanno in cerca della riconferma anche per il triennio 2023-26 lasciandosi alle spalle il mandato più difficile della storia che ha coinciso con la gestione del lavoro durante la pandemia unitamente ad importanti commesse portate a casa dall’azienda.
A differenza di quanto comunicato precedentemente, è stato deliberato che non ci sarà la votazione online e quindi si rimarrà alla scheda classica in presenza. L’Rsu attuale ha una maggioranza per la Fim-Cisl (vittoriosi fra gli impiegati nel 2020) con cinque componenti davanti alla Fiom-Cgil (4), Uglm (2, con il successo nelle officine) e Uilm (1). Questo l’elenco completo di tutti i candidati. Fim-Cisl: Antonella Nannetti, Arianna Ruggeri, Gabriele Carlesi, Massimo Franceschi, Debora Innocenti (impiegati); Mirosh Korita, Francesco Rega, Fabrizio Butelli, Stefano Cianchi, Luciano Lori, Mario Maiello, Massimo Pecorini, Alessio Colangelo.
La Fiom-Cgil, al momento, comunica soltanto gli uscenti di nuovo in lizza vale a dire Diego Breschi, Tiziano Barbiconi, Gianluca Zanetti e Matteo Innocenti. In casa Uglm tocca a Gianluca Crocifisso Lo Iacono, Giuseppe Lorenzo Laurelli, Manuel Marongiu e Alessandro Stocchi mentre per la Uilm correrà l’uscente Simona Gigetti, che è anche segretario provinciale, Francesco Munno, Antonio Giovanni Sgrilli, Roberto Cingolaro e Daniel Scarlata. "L’azienda sta andando bene – afferma Gigetti – e noi proponiamo cambiamento e innovazione per lo stabilimento chiedendo l’aumento salariale necessario per affrontare la crescita dell’inflazione puntando anche alla riduzione dell’orario di lavoro".
Saverio Melegari