Lucia Agati
Cronaca

Mago Leo è tornato a casa

Il veterinario brunetti racconta il drammatico giorno dell'incendio che minacciò la sua casa e i suoi animali

Leonardo Brunetti (Foto Luca Castellani)

Pistoia, 27 dicembre 2015 -  L’asinello Pasqualino ha fatto una ragliata molto, molto più lunga del solito quando lo ha visto. Poi sono arrivati i cani, anche quelli più anziani e malfermi sulle gambe. «Uno scondinzolìo...!!!». Leonardo racconta quei momenti con il sorriso e i lucciconi. Tornare a casa dopo cento, anzi, centouno giorni d’ospedale dopo la sua spaventosa disavventura tra le fiamme, il 12 settembre scorso, quando un incendio minacciò la sua casa e i suoi animali, a Serravalle (Pistoia), è stato bellissimo. Il medico veterinario Leonardo Brunetti, nonchè Mago Leo, 59 anni, uno dei più bravi illusionisti italiani racconta, per la prima volta, quegli attimi e i lunghi giorni che ne sono seguiti. Le sofferenze che ha sopportato non hanno intaccato il suo spirito, la sua energia e la sua bontà d’animo, ed è infinitamente grado a chi lo ha salvato e a chi lo ha curato.

«C’era un focherello alla staccionata – racconta Leonardo – volevo fare tutto da solo e ho preso l’estintore. Poi c’è stata una ventata e in un lampo sono stato circondato dal fuoco. Sono scappato e ho perso gli occhiali. Non ci vedevo più e sono andato nella direzione sbagliata. Sono cascato e non sono riuscito a risalire. Mia moglie Cristina era a duecento metri da me, l’ho chiamata e le ho detto di cercare aiuto, io ero dieci cigli sopra la nostra casa. Cristina ha chiamato il nostro vicino, il titolare dell’agriturismo La Fausta che per fortuna era lì e mi ha portato via.».

Leonardo era stato gravemente ustionato dalle fiamme e soffriva moltissimo, ma ha avuto la lucidità di chiedere un primissimo e fondamentale intervento: «Buttatemi l’acqua addosso», ha urlato alla moglie e al suo vicino: «E quell’acqua mi ha salvato, poi sono arrivati i soccorritori. Sono arrivati subito, bravissimi, i vigili del fuoco...li conoscevo tutti e si volevano dedicare a me, ma io gli ho detto di non preoccuparsi e di pensare all’incendio, e so che in poco tempo hanno spento le fiamme. Sono arrivati i ragazzi della Misericordia della Pieve e l’automedica del 118 e l’elicottero. Io non finirò mai di ringraziare il dottor Leonardo Magnani. Supplicavo di sedarmi subito perchè non resistevo più al dolore e lui è stato bravissimo e coraggioso. Non finirò mai di ringraziarlo, perchè lui non ha avuto paura.

«Così l’ultima cosa che ho visto è stata la macchia gialla dell’elicottero del 118 e poi mi sono svegliato cinquanta giorni dopo, in ospedale». Ma da quella macchia gialla in poi per Leonardo è stato un calvario. Nei centri per i grandi ustionati non c’era posto e così fu sistemato a Pisa, provvisoriamente nel reparto per i trapiantati. Sempre in coma vigilato ha affrontato le vasche, le medicazioni e gli autotrapianti di tessuto. «Avevo il 53 per cento del corpo ustionato – ci ha spiegato –, soprattutto alle gambe, e in questi casi ora viene utilizzata una tecnica nuova prelevando la pelle sana dove non c’è l’ustione. L’ultima fase della degenza è stata possibile prima a Pescia e poi a Pistoia, in terapia intensiva, dove finalmente ho potuto ricominciare a parlare e dove sono stati tutti carinissimi. Me la son vista brutta, ma la vicinanza delle persone, di tante persone, è stata fondamentale e mi ha fatto superare questo periodo. Non lo so se mi sono meritato questa grande ondata d’affetto, ma poi penso che in fondo un po’ di bene l’ho fatto anch’io...»

Ha curato tanti animali il dottor Brunetti, mentre il Mago Leo ha fatto sorridere tanti bambini anche molto lontano dall’Italia, nel Benin dove ha moltissimi amici e dove ha fatto tanti spettacoli di magia e portato sostegni concreti per i piccoli africani. Vicino a lui, in questi tre mesi, la moglie Cristina, compagna di vita e nel lavoro nella clinica di Bonelle, che ha tenuto il timone di tutto senza mai perdere la rotta. Cè ancora un po’ di riabilitazione da fare, ma il peggio è passato. Il 30 gennaio al Bolognini c’è la seconda edizione del Festival della Magia dove il Mago Leo è atteso con trepidazione dai suoi colleghi: «Mi piacerebbe tanto esserci...». Ci sarai Leo, e anche se il tuo numero non fosse così perfetto come tu vorresti, la magia più grande è già compiuta. lucia agati