GIACOMO BINI
Cronaca

"Le famiglie devono far capire ai ragazzi che il male c’è. E anche il bene"

Dopo l’incontro di giovedì scorso con il procuratore dei minori di Firenze Roberta Pieri, che ha suscitato notevole interesse nel...

La procuratrice. Roberta Pieri insieme a Barbara Innocenti che ha introdotto e moderato l’incontro dell’altra sera in parrocchia

La procuratrice. Roberta Pieri insieme a Barbara Innocenti che ha introdotto e moderato l’incontro dell’altra sera in parrocchia

Dopo l’incontro di giovedì scorso con il procuratore dei minori di Firenze Roberta Pieri, che ha suscitato notevole interesse nel numeroso pubblico, il ciclo di serate organizzato dalla Propositura di Montale prosegue domani, lunedì 12 maggio, alle ore 21.15, nel salone parrocchiale con un altro ospite di grande prestigio, l’arcivescovo di Firenze Monsignor Gerardo Gambelli che parlerà della vita nel carcere di Sollicciano dove è stato cappellano prima di essere nominato arcivescovo. Sarà presente anche don Vincenzo Russo che nel carcere di Sollicciano è stato cappellano per vent’anni. Sarà l’occasione per un confronto sulla situazione drammatica e spesso disumana dei detenuti nella struttura di Sollicciano, ma anche per una riflessione sul ruolo del carcere nella società contemporanea e sul rapporto tra chi sta dietro le sbarre e chi sta fuori.

Gli incontri promossi dalla Propositura con la collaborazione di altre associazione del paese (Virtus Montale, Gs Aurora, Circolo Arci, Misericordia, Alpini, Comitato Festeggiamenti e cooperativa Educere) stanno ottenendo una significativa partecipazione da parte della popolazione montalese, e non solo, dei parrocchiani della Propositura perché il salone parrocchiale è sempre strapieno e i presenti non fanno mancare mai il loro intervento al dibattito sui temi trattati.

Il procuratore dei minori Roberta Pieri, in particolare, ha avuto la capacità di sollevare problemi educativi che riguardano tutte le famiglie come l’uso o l’abuso dei cellulari, le conseguenze del periodo del covid, l’importanza dell’ascolto dei figli come fattore fondamentale del ruolo dei genitori e la insufficienza della sola repressione. La dottoressa Pieri ha insistito soprattutto sull’educazione affettiva, cioè a quella che Daniel Goleman chiama "intelligenza emotiva". Il vivace dibattito condotto dalla professoressa Barbara Innocenti ha appassionato il pubblico per oltre due ore.

"Le famiglie devono far capire ai ragazzi che il male c’è – ha concluso la procuratrice – e c’è anche il bene". Una lezione semplice che richiama alla responsabilità degli adulti nella crescita dei minori.

Giacomo Bini