Pistoia, rincari record per l’energia. Rivolta contro le bollette

Pistoia si colloca tra le dieci città più care d’Italia: continuano le proteste

Pistoia, 20 settembre 2022 - A Pistoia i consumi di luce e gas sono aumentati dell’83 per cento. Dati allarmanti quelli emersi da un’indagine dell’Unione consumatori che piazza la provincia nella top ten delle città più care d’Italia. Nel dettaglio, per quanto riguarda i consumi l’Unione nazionale consumatori ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rincari annui per quanto riguarda due voci del paniere, cibo e bevande, luce e gas, elaborando gli ultimi dati Istat relativi al mese di agosto.

Per energia elettrica, gas e altri combustibili – voce che include gas, luce (mercato tutelato e libero), gasolio per riscaldamento e combustibili solidi – se in Italia il rincaro ad agosto è stato del 76,4%, con una stangata a famiglia pari in media a 1030 euro su base annua, in alcune città si è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno.

A vincere questa non piacevole classifica dei cittadini più bastonati è Bolzano, dove le spese per luce e gas volano del 117,5% su agosto 2021, medaglia d’argento a Trento, +116,7%. Sul gradino più basso del podio Perugia (+86,8%). Seguono Teramo (+86,6%), Terni (+85,7%), al sesto posto Lucca (+84,5%), poi Grosseto (+84%).

Chiudono la top ten Pistoia, Livorno e Pescara, tutte con +83,9%. Sul fronte dei generi alimentari Pistoia non è entrata nella top ten ma ha registrato anche in questo settore degli aumenti, circa il 10 per cento rispetto allo scorso anno. Il cibo più caro si registra a Cosenza (+13,9%), Ascoli Piceno (+13,4%) e Teramo (+13%).

L’indagine è stata condotta partendo da cibo e bevande. Sul caro luce a Pistoia a lanciare l’allarme è stata anche la Confcommercio di Pistoia. L’associazione ha fatto sapere che un locale in centro di Pistoia, in un anno ha visto la bolletta della luce schizzare dai 1.850 euro del 2021 ai 4.900 euro del 2022. È andata ancora peggio per il gas, passato da 110 a 1.200 euro.

Una stangata , quella dei rincari, che si somma a un quadro complesso, caratterizzato da due anni di pandemia, dalla conseguente contrazione dei consumi e dalla spinta dell’inflazione. L’associazione per questo, ha deciso di aderire all’iniziativa "Bollette in vetrina", lanciata a livello regionale. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, esponendo in vetrina le bollette del 2022, raffrontate a quelle del 2021. Infine, qualche giorno fa il Codacons, ha lanciato lo "Sciopero delle bollette" offrendo assistenza legale agli utenti schiacciati dal caro-energia che vogliono sospendere anche parzialmente il pagamento delle fatture.

Michela Monti