
Rimettere la montagna e le aree marginali al centro delle politiche locali e nazionali. Battaglie che vanno portate avanti per tutelare servizi, combattere lo spopolamento, tutelare l’istruzione e contribuire a incrementare l’offerta di lavoro oltre che valorizzare l’ecosistema, la cultura e la tradizione locale. Con questi obiettivi, nei giorni scorsi, all’Abetone, nel cuore della montagna pistoiese, Anci Toscana, rappresentata da Matteo Biffoni, ha organizzato un grande dibattito tra primi cittadini e istituzioni regionali per riuscire a stabilire una sorta di patto che contribuisca a un vero rilancio dei territori montani. In occasione della giornata internazionale della montagna Anci ha quindi riunito intorno a un tavolo ( alcuni si sono collegati da remoto) tutti i sindaci delle zone di montagna per creare "L’intesa dei sindaci", per rinnovare il loro impegno a tutelare e promuovere il loro territorio. "Basta politiche per la montagna, vogliamo politiche con la montagna – ha spiegato Luca Marmo, sindaco di San Marcello-Piteglio –. Bisogna sviluppare una serie di servizi a prescindere dalla densità di popolazione del territorio. Bisogna inoltre insistere sull’ecosistema, in modo da monetizzare i servizi ambientali. E poi, il tema del lavoro. Le montagne non possono essere solo dormitori. E’ il più difficile tema da affrontare, ne sono consapevole, ma bisogna tornare a parlare della fiscalità di vantaggio per chi produce lavoro in montagna". Di fiscalità di vantaggio ha parlato anche il consigliere regionale Marco Niccolai che si sta battendo per una decontribuzione del 30 per cento per le aziende che assumono in montagna. "Voglio inoltre sottolineare – ha detto Niccolai – che nella legge di bilancio del 2022 la Toscana ha stanziato 3milioni di euro per le progettualità, con priorità ai comuni di piccola e media dimensione".
"Le nostre aree non sono minori – ha aggiunto Marco Remaschi sindaco di un piccolo comune nella Valle del Serchio –. Chi vive in queste realtà come noi, sa cosa significa perdere servizi. Noi abbiamo bisogno di lavoro e servizi, come sanità, trasporti, viabilità, scuola e cultura. E’ chiaro che l’impostazione che è stata data da Anci è largamente condivisa. Dobbiamo provare come regione Toscana, oltre a dire e ribadire che c’è bisogno di politiche integrate, a dare concretezza con risorse che abbiamo a disposizione. Bisogna dare dei segnali".
"Insieme possiamo lavorare per una rinascita della montagna – ha sottolineato il presidente Anci Matteo Biffoni – La montagna toscana è una patrimonio imprescindibile. Noi vogliamo essere sempre di più un punto di riferimento per i sindaci e lavorare con loro per tutelare questo enorme patrimonio".
Michela Monti